giovedì 25 marzo 2010

Elisa Claps

Elisa Claps scompare il 12 settembre 1993. L'ultima volta è stata vista nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza. L'ultima ad averla incontrata Danilo Restivo, un tipo che andava in giro a tagliare ciocche di capelli alle ragazze. Sicuramente in tipo sospetto, ma ora si trova in Inghilterra,a Bournemouth e, guardacaso, nella sua via nel 2002 è morta una donna che aveva un paio di ciocche di capelli tra le mani. Ovviamente trattasi di coincidenza. Una domanda sorge spontanea: "possible che in 17 anni nessuno si sia reso conto del cadavere di Elisa Clpas?". C'è stat una perquisizione della polizia, ma nessuno ha pensato di anadare a vedere nel sottotetto (guardacaso). Adesso emerge che le donne delle pulizie avevano già trovato il cadavere e che avevano avisato i religiosi (sicuramente il parroco dell'epoca, Don Mimi). Un'altra domanda sta sorgendo spontaneamente: "Come fa un prete a tollerare una cosa del genere?". Ovviamente adesso si scatenerà il putiferio sul fatto che effettivamente o no il prete sapesse. Cerco di immaginarmi cosa avrei provato io nel sapere di essere andato per 17 anni in una chiesa a pregare, portando i figli, con un cadavere di una donna uccisa sulla testa. Uno schifo assoluto. Sicuramente non avrei più messo piede in quella chiesa. Sicuramente non avrei più fatto battezzare, cresimare, sposare i miei figli in quella chiesa. Sicuramente non sarei più andato a battesime, cresime e matrimoni celebrati in quella chiesa. Adesso si parla di preti pedofili che, pur essendo stati identificati, non sono stati puniti, bensì sono stati spostati in un altro luogo. Il punto è parecchio dolente: non si scherza con i santi e con le cose sacre. Tutto questo è inaccettabile, così come è inaccettabile chi, di fronte a tutto questo, si tura il naso e fa finta di non vedere. Spero che i veri cristiani non si rechino più nella chiesa della Santissima Trinità.

Elezioni inutili

siamo a pochi giorni dalle elzioni regionali, ennesimo banco di prova della capacità dei partiti politici di riuscire a smuovere un po' d'italiani. In Francia le ultime elezioni non sono andate benissimo, nel senso che il 53,6% dei francesi non sono andati a votare. Succederà anche in Italia, dove le tribune politiche hanno registrato uno share di appena il 2%? Ultimamente si registra una dato che la classe politica italiana fa fatica a considerare: la continua frammentazione e disgregazione dell'Italia. Non si tratta solo di casi in cui politici di un partito si spostano nell'altro. Si tratta del fatto che si cerca, in qualche modo, di lasciare la nave prima che affondi. Probabilmente Fini abbandonerà il PDL, forse Casini acquisirà nuovi personaggi politici, e tutto perchè manca una reale capacità progettuale. I pochi soldi rimasti in cassa verranno presi da quei politici che hanno le mani in pasta dappertutto. Intanto aumentano i disoccupati e diminuiscono i consumi. Il PIL si abbassa e il debito si alza. Infine qualcuno (i tedeschi) in Europa cerca di prendere provvedimenti, in quanto si rendono conto che è meglio chiudere la stalla prima che i buoi scappino. Sarà un problema, dato che in Europa non si vorrebbe che qualche nazione prendess ela leadership a scapito di altre nazioni. La lotta, però, si svolge su numeri e soldi, per cui i trucchetti italiani (non abbiamo depenalizzato il falso in bilancio?) non potranno essere facilmente applicati, così come non basta agli attaccanti delle squadre italiane in Champions League simulare il fallo in area per ottenre il rigore. E' una mentalità perdente, alla lunga, ma chi se ne importa, soprattutto per coloro che hanno conti off-shore? Per quanto riguarda le elezioni, visto che anche questa volta i problemi importanti sono trascurati per ribadire che la colpa è sempre dei soliti comunisti, visto che abbiamo un partito dell'amore, ma, come si sa, chi non lavora non fa l'amore, tecnicamente siamo ad un punto zero. Occorre scrollarsi di dosso una certa mentalità e un certo modo di fare italiano. Bisognerebbe:
1. rispristinare appieno la funzionalità delle cariche pubbliche, abolendo i doppi (tripli, quadrupli, ecc...) incarichi.
2. fare in modo che un incarico pubblico duri per un periodo limitato di tempo.
3. garantire piena funzionalità e responsabilità degli incarichi pubblici, per evitare sempre il fenomeno dello scaricabarile. Ogni incarico ha precise funzioni: chi non le svolge o le svolge male ne dovrà subire le conseguenze.
4. fare in modo che l'accesso agli incarichi pubblici non sia condizionato dall'appartenenza ad un dato gruppo od organizzazione.
5. vigilare sulla moralità e sulla onestà di chi si propone per ricoprire un incarico pubblico.
6. fare in modo che il cittadino possa conoscere l'identità, la professionalità, il curriculum di tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici.
Magari tutti sono d'accordo su questi punti, però, finora,
tutti questi punti vengono violati, senza che qualcuno ne faccia chiara menzione. E allora? Di chi o che cosa dibbiamo lamentarci? Sento che è arrivata la primavera e, sicuramente, questo weekend farò qualche scampagnata.