mercoledì 29 dicembre 2010

Erosione del risparmio

Il problema della terza settimana è ormai diventato un problema noto a tutti: si arriva con fatica alla fine del mese e molte persone hanno già finito i soldi già alla terza setimana dle mese. Secondo Tremonti, invece, le famiglie italiane sono ricche e questo è un bene perchè occorre contare il risparmio delle famiglie italiane assieme al debito pubblico. Il debito pubblico è stato prodotto in tutti questi anni da una classe dirigente corrotta e inetta, mentre il risparmio è il prodotto della fatica e del lavoro delle persone. Tremonti, dopo l'idea dei "conti correnti dormienti", sta già pensando a come far entrare i soldi dei risparmi nel contegio del debito pubblico. Sarebbe come dire: io ho un debito di 50 euro e non ho i soldi con cui pagarli, ma se arrivasse il creditore gli direi di andare a farsi dare i soldi da mio padre che ha lavorato tutta una vita e ha messo da parte, a prezzo di molti sacrifici, qualche soldino. Come giudichereste voi l'atteggiamento di questo figlio? Lo giudichereste, come minimo, come un figlio snaturato e debosciato. E come giudicare, allora, l'atteggiamento di Tremonti, che continua a ribadire che, se lo stato ha i conti in rosso, le famiglie italiane sono ricche perchè hanno risparmiato. Chiaramente se le famiglie italiane hanno risparmiato non è merito di Tremonti. Questa pericolosa ingerenza dello stato inefficiente, incapace e corrotto nel lavoro quotidiano delle famiglie italiane è un grave pericolo. Il risparmio degli italiani è in perciolo, non solo perchè si stanno facendo pesanti tagli alla scuola, all'università, ai trasporti, alla sanità, ecc... ma perchè si sta pensando seriamente di usare i risparmi delle famiglie per compensare il debito pubblico. Ovviamente questa e l'unica possibilità, visto che non ha più sesneo sperare in una ripresa economica. Come combattere lo strapotere cinese, come fornteggiare il costo sempre crescente delle risorse energetiche, come sviluppare un'economia basata sulle nuove tecnologie? Ma l'italiano ha capito cosa sta succedendo? Probabilmente un pò sì, ma non basta, così come non basta limitarsi solo alle lamentele. Bisogna, in qualche modo, pensare realmente ad una stategia diversa, altrimenti è meglio spendere tutti i risparmi subito, così, almeno, possiamo godercela un pò prima del tracollo.

venerdì 10 dicembre 2010

Fini...rai

Dato che siamo entrati nell'era dei tagli e ritagli su tutto (scuola, sanità, trasporti, previdenza ecc...), adesso anche la Rai è nella bufera. Solo poche righe, anche perchè occorre prendere spunto da questo fatto per riflettere su come in Italia si gestiscono le cose. Non è solo una questione di soldi, ma, soprattutto,una questione di gestione. In Italia non si sono mai fatte riforme serie. Una volta istituiti gli enti e le istituzioni, poi, ci si guarda bene da vedere se occorrono riaggiustamenti, modifiche e rimaneggiamenti, perchè, è ovvio, con il passare del tempo le cose cambiano. Anche in Rai, che dai tempi del fscismo ad oggi ha mantenuto una struttura mastodontica. E' chiaro che ai tempi in cui la TV era solo pubblica, non esisteva il problema della concorrenza. Poi arrivarono le TV private, all'inizio tante, che furono poi inglobate nelle reti Mediaset di Berlusconi. Berlusconi, con l'aiuto di molti politici, è riuscito ad ottenre parecchie agevolazioni che gli hanno permesso, alla fine, di succhiare molti soldi derivanti dalla pubblicità alla Rai. La Rai, inoltre, si ostina a far pagare il canone alle famiglie italiane. Non si capisce se il canone è una tassa o un abbonamento. La tassa è obbligatoria, ma l'abbonamento no. In regime di monopolio forse il canone era interpretabile come una sorta di concessione. Lo stato concede alle persone il diritto di vedere la TV. A parte il fatto che non mi sembra democratico far pagare alla gente, che fatica a lavora, dei soldi solo per poter vedere delle immagini in TV. Ma adesso che abbiamo le TV private? Non sarebbe più logico tramutare il canone in un abbonamento? E' chiaro che il limite dell'abbonamento è che è volonario, e che conviene mantenere il canone obbligatorio perchè in tal modo si garantisce un maggior gettito nelle casse della Rai. Si dice che molte famiglie italiane nn paghino il canone. Secondo me, questo è giustificabile, non solo per la qualità delle trasmissioni Rai, ma, soprattutto, perchè non si capisce in cambio di cosa si paghi il canone. In realtà, in cosa si manfesta concretamente il sevizio pubblico? In cosa consiste il servizio per cui è giustificato il canone Rai? I telegiornali li fanno anche le TV private, così come i talk-show, i varietà, le fiction, i telefilm, ecc... Probabilmente, il motivo principale è che se gli italiani pagano il canone, allora la Rai lavora per gli italiani allora chi ha l'ultima parola in Rai non è il manager, ma la popolazione italiana. Ovviamente quest'ultima affermazione è ridicola dato che basta leggere i giornali o ascoltare i telegiornali per sapere come vengono gestite le cose in Rai. Se la crisi significa licenziamenti, blocchi di assunzioni e prepensionamenti in Rai, purtroppo, devo dire, è il male minore. Meglio un canale televisivo in meno che una scuola elementare o un ospedale in meno. D'altronde, nell'era di internet e con sempre più gente che parla inglese, e che può ascoltare i telegiornali della CNN o della BBC, forse il vecchio modello di TV pubblica non ha più alcun senso.

venerdì 3 dicembre 2010

Quando la merda...

"Quando la merda monta in scranno o fa puzza o fa danno", soleva dire mio padre. Purtroppo nell'attuale governo è montata molta merda. Il velo è stato strappato. Anche Wikileaks conferma ciò che si vedeva ma non si aveva il coraggio di affermare. Mister Big si addormenta mentr eparla con i diplomatici dell'ambasciata USA. I telegrammi sostengono che Mister Big fa affari con Putin. Mister Big sostiene che l'ha fatto per l'Italia, ma come la mettiamo con la NATO? Un paese membro della NATO non può essere troppo intimo della Russia, con un Putin che, ricordiamo, è stato capo del KGB. Probabilmente per avere qualche sconto sul gas, magari Mister Big ha fatto a Putin qualche soffiata sulle strategie della NATO, o degli USA in medio-oriente, o di quello che si vuole fare in Iran o in Corea. Mister Big informatore di Putin? Perchè no? Sappiamo tutti come funzionava il KGB.

Ma ci sono parecchi altri problemi. Pompei crolla e Bondi che fa? E la riforma Gelimini, che sostiene di abolire il baronato e di favorire le meritocrazia anche se non è vero? E i continui tagli a scuola, sanità, trasporti, l'eccessivo peso delle tasse sul costo del lavoro mentre si trovano i soldi per comprare caccia bombardieri, per finanziare i partiti e per finanziare i giornali che, ormai, invece che di informazione non fanno altro che insultare e mettere zizzania? E i giovani, a cui sarà più difficile l'accesso all'istruzione superiore grazie ai tagli delle borse di studio a alla creazione della Consap SpA, una società per azioni (quindi privata) che gestirà tutte le borse (o forse è meglio dire prestiti, quindi ulteriori debiti alle famiglie) degli studenti italiani?

Perchè insistere? Cos'è più dignitoso: chiedere l'elemosina e farsi cacciare dai posti in cui non si è desiderati, o prendere una pistola e farsi valere in qualche modo? Il problema è la dignità: se nessuno è più disposto ad ascoltarti quando viene violato un tuo diritto e, quindi, la tua dignità, allora conviene mettersi in moto di persona per far valere i propri diritti. O siamo tutti cagnacci che possono essere bastonati? Ma persino il cagnaccio più sporco alla fine avrò un moto di reazione. Abbiamo meno dignità di un cane randagio?