sabato 31 ottobre 2009

Italia - Svizzera 0 - 4

Interessante l'intervista sul il "fatto quotidiano" in cui un impresario di pompe funebri spiega come portava i suoi soldi nella banche svizzere. Da Milano a Lugano e ritorno, con pacchi di soldi nella tasche e famigliola. Il confine di Chiasso è proprio la manna dei turisti milanesi, che spostano all'estero i propri soldi. Piccole o grandi fortune che escono dal PIL, che non possono essere usate per tamponare il debito pubblico. E' il dilemma della società occidentale, libertaria e individualista. La società, per funzionare, ha bisogno delle tasse. I singoli individui cercano di tenere il più possibile per sè. E Anania e Saffira? La coppia di cristiani che, non avendo diviso i soldi derivati dalla vendita del campo con gli altri membri della comunità, finirono tutit e due morti? Per cosa sono morti? Probabilmente uno stato (o regno) come la Svizzera avrebbe fatto comodo anche a loro. Se portavano i soldi in una banca straniera, probabilmente S. Pietro non si sarebbe nemmeno accorto che si erano tenuti dei soldi.Forse con lo scudo fiscale rientreranno dei soldi, ma, più probabilmente no. Gli evasori non si fidano dello stato. Lo stato non sa trattare con gli evasori. Negli USA le cose sono chiare: le tasse sono basse, me se non paghi sono guai. Lo stato va direttamente a prelevare ciò che gli serve nel tuo conto in banca. E se mandi soldi all'estero sono ancora più guai. Adesso gli USA vogliono dalla Svizzera la lista con i nomi delle persone che hanno portato i soldi nelle banche svizzere. Non fanno lo scudo fiscale. Ognuno, in Italia, tira l'acqua al proprio mulino, perciò non ci sarà molto da sperare nello scudo fiscale, così come nei condoni. Alla fine manca una forte dirigenza, che sappia imporre premi e punizioni, uguali per tutti. Alla fine bisognerà ritoccare ospedali, pensioni, scuola e pubblica amministrazione. Il processo si chiama argentinizzazione: si taglia e si taglia. Così come i contadini del villaggio continuavano a ridurre il cibo al cavallo che tirava l'aratro. Alla fine il cavallo e morto e i contadini rimasero stupiti della morte del cavallo. Alla fine lo stato italiano andrà in crisi (e ogni anno si dirà che il ponte sullo stretto si farà) e tutti si stupiranno della bancarotta dello stato italiano.

sabato 17 ottobre 2009

Beati gli ebrei

Beati gli ebrei, almeno loro sperano ancora nell'avvento di un Messia. Voi direte: "perchè dovremo anche noi sperare nell'avvento del Messia"? Perchè la situazione in Italia sta sfugendo di mano a tutti. Non si tratta solo di crisi, ma della mancanza della volontà di fare le riforme necessarie per migliorare il paese. Le riforme necessarie devono stare al passo con i tempi. E, soprattutto, non devono essere riforme che riaguardano gli interessi di una sola persona. Esistono problemi reali e concreti che la gente comune deve affrontare ogni giorno: tempi di attesa lunghi per le visite mediche specialistiche, costo della vita (il macellaio m'ha messo il tacchino a 10 euro al chilo!), burocrazia infernale, tasse indirette (vedi costo della benzina) esose, servizi scadenti. Allora che facciamo? Ci guardiamo in faccia oppure la soluzione di tutto è il ponte sullo stretto? Secondo me siamo a rischio di tracollo, dato che è aperta la guerra tra Draghi e Tremonti. Per Draghi bisogna contenere la crescita del debito e quindi bisogna ridurre la spesa pubblica. Un suggerimento? Si aumenti ancora l'età pensionabile. Immediata replica di Sacconi: il sistema va bene così com'è, non c'è bisogno di ritocchi. Anche perchè significherebbe rischiare di perdere voti. In più la banca del sud, un modo per dare soldi alla gente del meridione, altrimenti si rischia la paralisi economica completa. In cambio di voti, s'intende. Effettivamente il meridione ha ben chiaro il concetto di voto di scambio. forse è un pò meno chiaro per il settentrione d'Italia, anche se Bossi fornisce il suo appoggio sempre in cambio di qualcosa. A questo punto perchè non sempificare le cose: federalismo fiscalee ognuno si arrangi con i soldi che ha in cassa. Se è bravo ad amministrarli bene, altrimenti fallisca. Ma... c'è troppa paura... qualcuno pensa che il proprio fallimento sarebbe inevitabile, con pesanti ripercussioni sociali... probabilmente in molte città aumenterebbero casi come quello avvenuto a Napoli, dove i disoccupati hanno bruciato due bus. Allora ci vuole un vero leader che sappia far funzionare le cose... esatto, un VERO leader, che prenda decisioni chiare e anche impopolari, l'importante è finire con la solita politica del dare a questo o a quello, in cambio di favori o con la solita politica "se ottengo qualcosa è perchè ho le giuste amicizie". Perchè a qualcuno si e a qualcun altro no? Il futuro sarà inevitabilmente una politica di ristrettezze o, in alternativa, lo scenario che si è visto in Argentina qualche anno fa. Siamo pronti a questo? Quindi, beati gli ebrei...

martedì 13 ottobre 2009

Italia in crisi (8)

Vediamo un pò.
Mister Big si lamenta perchè la magistrature (una parte) gli rema contro. Chi e perchè fino adesso non si sa. Più del 68% degli italiani è pro-Berlusconi. Chi e come ha raccolto i dati non si sa. Intanto si sa che il debito pubblico sta aumentando. Lo ha detto Napolitano e lo dice Draghi. Draghi dà man forte a Napolitano, che vistosi accusato da Mister Big di non essere stato ai patti (rapporto tra gentlemn o tra compari?) per la questione del Lodo Alfano, mette in piazza il problema del debito pubblico che NESSUNO sta considerando, tantomeno chi governa e guida il paese. Allora? Allora si deve ricorrere a misure tampone. Dopo trasporti, scuola, università, polizia, esercit adesso bisogna lavorare sulle pensioni. Si aumenta l'età pensionabile ancora una volta. Di questo passo si andrà in pensione a 100 anni. Come se il cervello a 50 anni fosse ancora in perfetta efficienza. Forse per certi lavori si può andare in pensione dopo molti anni, ma per chi fa lavori usuranti non è possibile. Comunque è un problema relativo visto che le fabbriche chiudono. E se le fabbriche chiudono bisogna dare dei soldi ai disoccupati. Conclusione? Bisogna finalmente capire che dobbiamo rimboccarci le maniche e finirla con le polemiche. Occorrono persone che parlano meno e fanno di più. Tuttavia non si riesce a trovare un'alternativa all'attuale governo. Probabilmente gli italiani sono allergici alle persone che sanno prendere in pugno la situazione. E si ritorna ai governi di gomma, dove non si sa mai con chi pigliarsela se le cose vanno male. Prima o poi si deciderà di punire qualcuno, o no?

lunedì 12 ottobre 2009

Le Grandi Manovre

Mister Big si preparara alle grandi manovre. Si dovrebbe riformare l'intero sistema politico italiano e arrivare al presidenzialismo. Molto bene. Però, forse, Mister Big dovrebbe anche guardare Report. Cos'hanno mostrato quelli di Report, ieri sera? Se io devo chiudere un vano porta devo spendere migliaia di euro e aspettare dei mesi prima di aver la concessione dal comune. Devo assumere un tecnico, che deve andar e più volte a parlare con gli impiegati comunali. Il tutto condito da carte bollate. Un lavoro che magari si può fare in un giorno per 300 euro alla fine richiede mesi e parecchi soldi. Invece se costruisco un'intera casa abusivamente nessuno mi dice niente. E poi arriva il condono. Pago pochi euro e ho la mia casetta. Poi forse Giove Pluvio penserà a distruggerla perchè l'ho costruita sul letto di un torrente. Conclusione: se devo agire secondo le regole, devo spendere molti soldi e affrontare mille paletti. Se faccio il furbo, in un modo o nell'atro me la cavo con poco. Poi quelli di Report vanno, ovviamente, a vedere come fanno gli altri e scopri che gli altri hanno meno regole, meno costi e tempi più brevi. Il cittadino sa cosa deve fare e lo stato non rompe le scatole e tutti vivono più serenamente. Domanda: non sarebbe meglio avere un governo che si occupi di queste cose? Is there anybody out there? C'è qualcuno, là fuori? Che mi frega del Presidenzialismo se poi devo spendere 10.000 euro per chiudere un vano porta?

Merda in casa

Dopo la bocciatura del Lodo Alfano che succede? Rimane tutto come prima. CVD (come Volevasi Dimostrare). Il problema è l'opposizione. Tranne l'IDV e la Lega che non temono i risultati elettorali, il PD, invece, deve in qualche modo riprendere il fiato. Deve affrontare un grave problema: costruirsi un'identità politica. Purtroppo hanno sottovalutato il potere mediatico di Mister Big. Inoltre il PD si ritrova con una base sempre più ristretta. Non solo, hanno sbattutto fuori quelli elementi di sinistra che potevano fornire un appoggio. Il motivo è semplice: spostarsi al centro. Ma chi ci sta al centro? Mister Big ha accusato Casini e l'UDC di essere un partito ballerino, un partito che applica il detto: "Con Francia o Spagna purchè se magna". Questo è il grande centro. E mancano programmi seri, volontà di fare ma soprattutto di cambiare e di rischiare. Quindi avanzano e rimangono sempre i soliti. Che hanno prospettive più semplici: proteggere i propri affari.Alla fine si sta creando un corto circuito, per cui il cittadino non ne può più di uno stato indifferente e oppressivo, e lo stato cerca modi sempre poco chiari per riuscire a galleggiare nel debito pubblico. Mario Draghi futuro preisdente dell'Italia? A qusto punto andrebbe bene anche un Fidel Castro o un Gheddafi, tanto, per quello che abbiamo oggi. Mister Big, ennesima creatura prodotta dalla piovra P2, non è riuscito nel suo intento. E non perchè ci sono i comunisti fantasmi o una setta di giudici golpisit. Qui sembra di parlare della Spectre dei film di James Bond. LA realtà èun'altra, molto più semplice: Mister Big ha cercato di salvarsi dalla bancarotta, quando mediaset fu commissariata e amministrata da Franco Tatò. Purtroppo non c'era più il velo protettivo di Craxi, figurari poi fare affari in maniera onesta e senza appoggi politici. Anche Tanzi seguiva la stessa procedura. Il problema è che alla fine è andato in bancarotta. Per fare affari hai bisogno di qualcuno che ti guardi le spalle. Ed ora? Ora i problemi non si risolveranno visto che Mister Big continua a parlare dei magistrati. dice che il 8% degli italiani sono con lui. In che senso? E il campione da cui sono stati ottenuti i dati è rappresentativo? Chi ci crede? Se è così, perchè alle elezioni solo il 35% ha votato il popolo delle libertà? L'altro 33% è andato a spasso? Hanno fatto bene a rinunciare alla manifestazione in piazza, quelli del PDL. Sarebbe stato brutto veder 4 gatti pronunciare slogan stupidi tipo "Meno male che Silvo c'è". Se Silvio c'è, per molti, invece, manca il lavoro, la possibilità di fare una famiglia e di fare figli. Ecco, un buono slogan per attirare la gente sarebbe: "Meno male che il lavoro c'è".

venerdì 9 ottobre 2009

10 e LODO!

Finita la vicenda del Lodo Alfano, nonostante mi interessi relativamente, non perchè il tema trattato non sia importante, ma perchè avrei preferito una cosiddetta "reazione popolare". Io trovo ingiusto che uno dica: "La gente mi ha votato e quindi non devo andare ai processi". A parte il fatto che le lezioni politiche sono una farsa: invece di mettere la corecetta sui simboli di partito perchè non possiamo decidere noi la persona? Ovviamente, ogni candidati dovrebe presentare il proprio curriculum, senza omettere o modificare nulla, pena l'esonero dalla lista dei candidati o, se eletto, la perdita della carica. Non solo, perchè non votare gente non iscritta a partiti? Perchè non pubblicizzare liste di gente normale, cittadini qualunque, che desiderano concorrere alle elezioni. Perchè devono essere i big dei partiti a decidere chi deve essere eletto? Il fatto che chi ha più voti non debba essere perseguito è una balla. Mister Big ha pensato a tutti i modi per passare da un partito finto a un partito che, in realtà, non ha alcuna valenza a fini politici. Il Popolo delle libertà doveva coniugare il potere mediatico di Mister Big con un partito dotato di una base, cosa che mancava a Forza Italia. In poche parole Mister Big raccoglie consensi tramite le TV, mentre quelli di Alleanza Nazionale svolgono il lavoro pesante sul territorio. L'idea è buona, il punto è che rimane sempre un'operazione di lifting. Occorrono contenuti e soprattutto voglia di fare per il paese, che adesso praticamente nessuno ha. Comunque la bocciatura ha di postivio che adesso Miste Big è ritornato con i piedi per terra e ha dovuta fare l'esame di realtà. La realtà non è più, semplicemente, una mera emanazione del suo pensiero. Qualcuno che la pensa diversamente (e correttamente) per fortuna ancora c'è. concludo con una breve analisi della tesi del complotto: la bocciatura del lodo è stata decisa da chi? Dai comunisti? La gente è fatta di nomi e cognomi, non sarebbe possibile sapere i nomi di quelli che complottano contro il premier?. E' Carlo De Benedetti? Massimo D'alema? Pierluigi Bersani? Il Cardinal Bagnasco? Insomma, si potrebbe fare qualche nome invece di invocare una generica categoria? Tanto più che i comunisti non sono più in parlamento, essendo stati tutti i partiti di sinistra eliminati nelle ultime elezioni.Un appuntino anche per Bossi: invoca la rivolta del popolo per la difesa del Lodo, altrimenti si blocca il processo del federalismo. Ma quale federalismo? Il dialetto nelle scuole o il fatto che si paghino le tasse ai prori comuni e non più a Roma? Ormai è passato qualche annetto e non mi sembra sia sia fatto molto per riformare il sistema fiscale in senso federale. Visto che i leghisti non si muovono, perchè deve muoversi la gente?

lunedì 5 ottobre 2009

Venti di elezioni

Con la sentenza del tribunale di Milano che riconosce il reato di corruzione alla fininvest (quindi anche a Mister Big) per la vicenda Mondadori, ecco che si sente perlare di nuovo di elezioni imminenti. Sembra di essere tornati ai tempi di una volta, quando i governi italiani duravano pochi mesi. Non facevi in tempo a imparare i nomi dei nuovi ministri che subito le camere venivano sciolte e indette nuove elezioni. E' il problema della classe dirigente italiana, che priva di autorevolezza, ricorre sempre al voto nelle urne per riacquisire la capacità governativa. Ma non basterebbero i sondaggi che indicano che il 68% degli italiani è a favore del premier? E allora? Allora richiamiamo i cittadini italiani a fare il loro dovere alle urne. Ma perchè, poi? Io che faccia fatica a campare la mia famiglia, perchè dovrei interessarmi dei miliardi di Mister Big? Da dove nasce il "furor di popolo" pro Mister Big? Sempre a tirar fuori la scusa del complotto? Ma Gelli non gli ha insegnato nulla? La disgregazione sta andando avanti, e la cosa bella che il merito di tutto questo è di Mister Big, o meglio della sua ex moglie che, a suo tempo, si era indignata per le candidature di veline, attricette, escort, oltre che per la frequentazione di minorenni. Siamo come ai tempi di Tacito, che raccontava il modo in cui Vitellio venne massacrato dai soldati di Vespasiano come fosse stato l'ultimo dei criminali. Uff... Stiamo un po a vedè... Ma gli italiani perchè continuano ad andare a votare?