lunedì 31 maggio 2010

verso il 2012

Probabilmente il 2012 sarà una catastrofe in Italia, non tanto perchè si avvererà la profezia maya, quanto perchè il debito pubblico fuori controllo determinerà un'astensione nell'acquisto dei titoli di stato italiani. Purtroppo, anche la nazione intera non viene più considerata come un debitore affidabile. Nell'attuale economia del debito, in cui, praticamente, ci si limita a prestare denaro sperando che il debitore lo restituisca, ormai la fiducio si sta sempre più riducendo. Ai tempi degli imperatori romani, quando mancavano soldi in casa, si faceva la guerra contro un egno ricco per accaparrarsi il suo tesoro. Questo si è fatto fino ai tempi di Napoleone e anche dopo, probabilmente fino alla seconda guerra mondiale. Ora c'è la globalizzazione e nessuno vuole correre il rischio di un conflitto. Ci sono stati che sembrano minacciare la pace mondiale (Iran, Corea del Nord, ecc...), ma dietro a loro le superpotenze (Cina, Russia, USA, ecc...) fanno di tutto per spegnere i focolai. Dicevo, non conviene a nessuno. Bisognerebbe attivare un'adeguata strategia politica per riuscire, in qualche modo, ad aggirare i paletti della globalizzazione e trovare il modo di equilibrare il sistema. In Italia non si fa. Abbiamo sempre detto che manca, in Italia, una progettazione economico-politica a lungo termine. Si è sempre in affanno e si ha sempre bisogno di "manovrine" corretive per aggiustare i conti pubblici. E poi? (la fatidica domanda dell'innominato!) Forse chi sta al potere non si pone questa domanda, sia perchè abbiano una classe dirigente di vecchi, sia perchè il loro gruzzoletto se lo sono fatto, probabilmente esentasse. Il punto è che in Italia non è mai esistita una vera propria democrazia. E' esistita una classe dirigente di gomma, che nonostante i drammi dell'Italia (dopoguerra, riforma agraria, azione collettiva, questione meridionale, terrorismo, mafia, stragi impunite) è sempre riuscita a venirne fuori. Com'è possibile che in una democrazia un Andreotti stia al potere più anni di un Fidel Castro? Per un certo verso la cosa è chiara: come ha sempre sostenuto Pannella, in Italia vige la partitocrazia. L'elettore italiano vota il partito, non la persona. Ciò fa sì che sia la direzione del partito a decidere gli uomini da inserire nei posti chiavi del potere. Uomini che, ovviamente, devono obbedire alle indicazioni del centro e non alle esigenze degli elettori. Con Mister B il fenomeno si è accentuato, dato che si volevano inserire nei posti di potere veline e letterine. Ma è un fenomeno che esisteva già da tempo. Cicciolina, per esempio, fu fatta eleggere da Pannella. A quell'epoca si parlò di scandalo, ora non si scandalizza più nessuno. Teoricamente si dovrebbero votare le persone in base al loro prgramma politico. Questo permetterebbe allo stato di andare avanti: se uno ottiene il potere è perchè ha intenzione di fare delle cose. Ora, così come allora, chi ha il potere non ha le benchè minima idea di come tirare la carretta. e, intanto, si profilano all'orizzonte dense nubi: la nube del deficit di bilancio dello stato e la nube della diserzione alle urne degli elettori. Forse qualcuno sta cominciando a capire che andare a votare è inutile. Gli unici partiti che riescono ad attirare voti sono la LEga, che riunisce il malcontento di chi vive al Nord e vede che le cose, che prima funzionavano, ora funzionano sempre meno, forse per gli extracomunitari, forse perchè le tasse che si pagano a Roma spariscono chissà dove, e l'IDV di Di Pietro, che, probabilmente, attira i voti di chi è rimasto fregato dalla politica del PDL e non ha, al contempo, simpatie per il PD, un partito che, ormai, ha perso qualunque forma di identità. Mister B ultimamente si a lamentato perchè non riesce a fare qualo che vuole fare, perchè ci sono troppe limitazioni al suo potere. Peccato che per uno che si vanta di godere del 68% della fiducia degli italiani, non ci sia la possibilità di lavorare (esclusa, forse la possibilità di varare leggi ad personam). Ora sembra che sia scoppiata una nuova tangentopoli, all'ombra di Mister B, che, invece, cerca di minimizzare il fenomeno dicendo che si tratta di qualche volpe nel pollaio. Anche questo è un segno della ridotta capacità di potere di Mister B, che non si e reso conto che mentre lui organizzava festini a Villa Certosa, qualcun altro ne approfittava per ottenere favori e privilegi, probabilmente con il beneplacito di Letta e Bertolaso. Probabilmente, Mister B, che sicuramente non sa fare tutto, deve anch'egli delegare compiti e funzioni ada altri che, però, forse non hanno elevata stima di Mister B e ne approfittano per farsi i comodi loro. Magari prima bastava qualche telefonata, tanto per informarlo, ora non più. Peccato, però, perchè Mister B, nato anche lui nella fucina della P2, ora si ritrovi ad essee vittima del "teoreme Gelli". Cos'è il Teorema Gelli? E' ciò che ha reso inefficace, dal Golpe Borghese (1970) ad oggi il meccnismo della democrazia in Italia. Per evitare che i comunisti andassero al potere, bisognava "inquinare" i posti chiave del potere con persone fidate, in modo da rendere inefficaci i mecanismi burocratici della normale democrazia. In questo modo, se c'era da far perdere le tracce di un terrorista nero, le si facevano perdere; se c'era da condizionare l'opinione pubblica tramite giornalisti compiacenti, la si condizionava, ecc... Fortunatamente in Italia vigeva la divisione dei tre poteri, Legislativo, esecutivo e giudiziario, per cui la P2 e il teorema Gelli alla fine sono stati svelati. Poi arrivò tangentopoli, nel momento in cui la classe dirigente, grazie al sistema del voto al partito, si era limitata ad ingrassare con i soldi delle tangenti. In qualche modo, il teorema Gelli ha indebolito i partiti che cercavano di rimanere al potere con voto pilotato e corruzione (DC e PSI), i quali non sono riusciti a resistere alle ondate della inchieste di Mani Pulite. Tuttavia, morto un papa se ne fa un altro, e così "qualcuno" pensò bene di rimipiazzare la vecchia classe dirigente con una nuova, in modo da ripristinare una parvenza d'ordine. Nel 1992 inizia tangentopoli e nel 1993 la mafia riempie di bombe tutte le piazze più importanti d'Italia. Intanto si affaccia la Lega di Bossi con l'intenzione (allora) di fare le secessione del Nord da Sud. Qualcuno decide che è ora di fare qualcosa per evitare il collasso ed ecco che si pensa a Mister B, l'unico cnadidato possibile, dato che possiede tre tv nazionali, molti giornali e riviste. Inoltre, si può chiedere il favore alla mafia do convogliare voti in massa a forza italia. Si annulla così il tentativo di riforma operato della Rete di Orlando durante il periodo di tangentopoli nella politica siciliana, in particolare di Palermo. Se poi, dall'altra parte, qualche altro politico si allea con Mister B per creare una forte coalizione di centro-destra, il gioco è fatto. Subito Fini si allea con Mister B, dato che vede finalmente la possibilità di entrare al governo. Poi anche Bossi, all'inizio alleato scomodo (il primo governo Berlusconi fu fatto cadere dalla lega), e poi, invece, divenuto molto comodo. Probabilemnte Bossi ha capito che se si dà un contentino a Mister B, poi lui farà altrettanto. Peccato che anche Bossi e Fini siano vittime del teorema Gelli. L'unica cosa che mi dà da pensare è che Gelli era molto rinomanto in Argentina. Lo stesso Andreotti asserì che Gelli in Argentina godeva di ampia considerazione ai limiti della venerazione, da parte dei Pèron. Poi Gelli lo troviamo ospite d'onore al giuramento per l'insediamento alla Casa bianca del nuovo presidente Reagan, nel 1981. Sappiamo tutti, però come andò a finire in Argentina. Un'intero popolo ridotto al lastrico. E in Italia come andrà a finire? I nuovi pupazzetti Berlusconi, Bossi e Fini (Gelli si vantava di essere il "puppet-master", il burattinaio, in un'intervista a Costanzo) che cosa si inventeranno? Intanto il 2012 si avvicina.

mercoledì 26 maggio 2010

Il cappio

Com'è possibile vivere in un paese in cui dall'oggi al domani si scopre che mancano 24 miliardi di euro? E' una bella cifra: non si poteva prevedere prima la carenza di soldi? Abbiamo qualcuno che sa fare i conti e quindi che sa prevedere l'ammanco di soldi? Come si fa a fidarsi di una classe dirigente del genere? Soprattutto di un Mister B che prima diceva che la crisi era solo una fattore psicologico? Adesso Mister B dice che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre capacità, che dobbiamo fare sacrifici, ma sacrifici per chi? Saranno sempre i soliti a pagare? Con quale autorità una classe dirigente, che non sa programmare il futuro di una nazione e che, ogni volta, deve imporre leggi finanziarie che non sono altro che ulteriori tagli ai servizi sociali può imporre sacrifici, sempre ai soliti altri, e pretendere che il popolo l'ascolti e soprattutto che le creda? Dobiamo risparmiare soldi, bene facciamo alcune proposte:
1. Abolizione del Senato. E' ora di finirla con il bicameralismo.
2. Abolizione delle pensione agli ex-deputati, dopo soli 3 anni di servizio.
3. Abolizione del cumulo degli stipendi per le cariche dello stato.
4. Abolizione del finanziamento all'editoria.
5. Abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti.
6. Abolizione delle province.
7. Abolizione dei consigli comunali per paesi con meno di 15.000 abitanti.
8. Abolizione dei rimborsi forfettari per le cariche pubbliche.

Rimane il problema dell'evasione fiscale, che si può risolvere con l'istituzione degli Uffici per il Lavoro, dove TUTTI i cittadini italiani, o stranieri che per più di esei mesi risiedono in Italia, devono recarsi per dire cosa fanno per campare. Ovviamente, chi dichiarerà il falso si farà qualche annetto di prigione. Così vediamo chi lavora in nero o chi dichiara di fare una professione al posto di un'altra. Spetta poi alla guardia di finanza vedere quanti soldi ha in banca e quanto spende la gente che dichiara di guadagnare solo 15.000 euro all'anno.
Inoltre: impedire che gli affaristi nascondano i soldi in conti esteri e soprattutto chi vuole fare l'imprenditore in Italia sia obbligato a depositare i soldi SOLO in conti correnti di banche italiane.

Tutto questo si può fare se, però, si comincia a capire che TUTTI devono rispettare le regole. O forse no, forse alcuni sono più eguali di altri. Allora si stringerà sempre più il cappio della crisi attorno al nostro collo.