lunedì 26 aprile 2010

Lavoro moderno

Facciamo un pò di conti. Se vogliamo prima di tutto sistemare lo stato di una nazione, dobbiamo sistemare il problema del lavoro. Da noi sembra che il problema sia solo se la fiat decide o meno di tenere aperti gli impiati. Il punto è un altro. Sarebbe necessario che lo stato si riappropi della politica monetaria, invece di lasciarla in gestione alle banche. C'è sempre il pericolo che lo stato, retto da politici che hanno bisogno di voti, faccia una politica monetaria spregiudicata per potere ottenere favori (alias voti) dalla gente. Però non va nemmeno bene che siano enti privati, come le banche, a decidere sul flusso monetario. In questo caso c'è il rischio che le decisioni non tengano conto dei reali problema della gente. Pur di mantenere i conti in ordine, si preferisce non concedere il mutuo, ad esempio. Bisognerebbe, quindi, trovare un sistem che unisca i vantaggi della gestione pubblica e privata. Probabilmente questo sta avvenendo in Cina. I capi politici cinesi controllano il valore della loro moneta. Tengono il valore molto basso perchè, essendo una nazione esportatrice, possono vendere di più. Inoltre, il costo della vita in Cina sicuramente è inferiore rispetto all'Europa, per cui gli operai possono essere pagati con stipendi più bassi. Le variabili sono costo della vita e valore del denaro. Il valore del denaro dipende dall'inflazione. Per inflazione si intende la quantità di moneta circolante: più moneta si produce, più si abbassa di valore. Il vantaggio della gestione privata è il rigido controllo della moneta circolante. Se in Europa l'inflazione è bassa è perchè la BCE non vuole aumentare la quantità di moneta circolante. Tuttavia, lo stato deve produrre ricchezza, altrimenti non sarebbe più possibile pagare gli stipendi o le rendite finanziarie. La ricchezza si ottiene vendendo merci o servizi. Se non si vende, ci si impoverisce. Il problema dell'Europa è che si sta impoverendo perchè non riesce più a vendere. Inoltre, il costo del lavoro è alto perchè bisogna pagare pensioni d'anzianità e d'invalidità, mentre in Cina non è così. La gestione dell'assistenza sociale è affidata allo stato. Non può essere gestita dal privato, perchè il privato pensa al suo personale interesse.

Quindi? Occorre un connubio tra assistenza sociale (pubblica) e gestione monetaria (privata). Relizzarlo non è semplice, ma inevitabile, se si vogliono evitare i problemi che ora affliggono pesantemente alcuni paesi dell'Unione Europea.

Compiti a casa

La germania sostiene che i Greci, prima di essere aitati, devono fare i compit a casa. Che significa? Significa che devono cambiare comportamento. Pierino deve imparare ad ubbidire se vuole ricevere le caramelle. C'è poco da scerzare e Frattini fa bene a preoccuparsi. Tremonti, d'altronde, nonostante sia dipinto come colui che tiene stretti i cordoni della borsa, afferma che sarebbe meglio aiutare i greci. Forsa sa qualcosa che noi non sappiamo? Anche noi, forse, non facciamo bene i compiti a casa?

Anche ieri Report evidenzia qualcosa di importante nel consueto panorama di anomalie Italiche. La maggior parte degli addetti INPS hanno partita IVA. Fanno lavoro subordinato, ma figurano come "liberi professionisti". In questo modo l'INPS evita di pagare ferie e contributi e risparmia. Ma questo ormai avviene in tutti i settori del pubblico, nelle scuole, negli ospedali ecc... Si tratta di nuove figure di lavoratori, che svolgono mansioni anche delicate e complesse, che, però, sono sottopagati e non godono dell'assistenza sociale perchè figurano come "precari". Precario è il termine che una volta indicava lo schiavo. Sul sito di Beppe Grillo i precari sono definiti "schiavi moderni". Questo processo è possibile perchè esiste la disoccupazione. Chiunque è disposto a contratti a tempo determinato, senza contributi, per poter campare. A questo punto mi chiedo, però: "Fino a che punto uno è disposto e fare lavori amministrativi?" Se io, come impiegato, devo aprirmi una partita IVA, per gadagnare 4 euro all'anno, non mi conviene, a questo punto, fare l'idraulico? Secondo me in futuro parecchia gente inizierà a fare i conti, e deciderà per lavori manuali, o per lavori che nessuno oggi fa, dai quali, però, si può sperare in un miglior stipendio. A questo punto ci sarà una penuria di impiegati, professori, ecc... che determinerà il collasso di enti amministrativi, scuole, università, ospedali.

Emerge anche un altro dato di fatto: è grazie agli immigrati che possiamo pagare le pensioni degli attuali anziani. E' grazie alle badanti, che comuni, regioni e stato non sono costretti a sborsare milioni di euro per l'assistenza sociale agli anziani. Abbiamo un sistema che eroga pensioni ridicole a milioni di persone, che, fortunatamente, possono sperare nell'aiuto di parenti e badanti. Ma perchè bisogna sempre confidare nella fortuna? Poi scopriamo che il presidente dell'INPS di Roma sostiene che chi ha lavorato una vita come precario, quando andrà in pensione è meglio che faccia altri lavoretti per continuare a campare.

Insomma, chi ha soldi da parte può campare. Chi no, ciccia. Poi si scopre che chi fa il professore adesso fa una vita peggiore rispetto ai genitori che, pur essendo impiegati, sono riusciti a sposarsi, farsi una famiglia e a comprarsi casa. Forse siamo al punto di non ritorno: i figli avranno una vita peggiore rispetto ai genitori.

Intanto tutto va bene. A parte sporadiche trasmissioni, nessuno dice come stanno veramente le cose. Ora il problema è la lite Berlusconi-Fini. Non è che forse c'è un problema di scollamento, di chi pensa che sia meglio abbandonare la nave prima che affondi? Meglio separare il Nord dal Sud. Forse è meglio smettere di andare a votare, tanto ormai non c'è più nessuno che abbia un minimo di credibilità. Magari qualcuno sta pensando che sia meglio spaccare tutto. Per ora quello che è certo è che nulla è certo. Forse, però, prenderemo ripetizioni dai professori tedeschi.

venerdì 23 aprile 2010

La variante ellenica

La Grecia non ce la fa più. Chiede la bellezza di 45 miliardi di euro, con un tasso del 5%. Altrimenti? Altrimenti si ferma tutto: scuole, ospedali, trasporti, sicurezza, ecc... Come mai? In breve, la Grecia goedva di parecchi finanziamenti dalla comunità europea. Poi succede qualcosa. Cambia il governo e si scopre che il debito pubblico è superiore al 12%, invece di essere al 6%. Chiaramente quasto fa incavolare banchieri e finnzieri di tutto il mondo, ma non è la BCE che decide di prendere le iniziative contro la grecia, bensì i tedeschi. La Germania, stufa delle balle dei greci decide di dar loro una lezione. "Avete truccato i conti? Ora la pagate". Fine dei finanziamenti comunitari e inizio della crisi. La Grecia non è poi un paese enorme. Qualche soldino si potrebbe darglielo. Invece nisba, dato che hanno fatto i furbi e hanno raccontato un sacco di balle.

E l'Italia? Anche noi trucchiamo i conti? E se si come reagirebbe la Germania nei nostri confronti? Sicuramente male visto che i tedeschi non hano voluto la cessione della Opel alla Fiat e che non vogliono Draghi alla presidenza della BCE. Non credo basti mettersi a fare cucù per modificare l'atteggiamento della Germania nei nostri confronti. I poliziotti tedeschi ci stanno guardando e se sospettano qualche furbata dello stile dei greci ci daranno il benservito. Meglio spaccare l'Italia in due, in modo che il Nord Italia rientri nella sfera d'influenza tedesca e il Sud venga abbandonato a se stesso come la Grecia. Adesso si tollerano meno le palle al piede.

Fine di Fini

Vediamo un pò. A Mister B e Fini saltano i nervi. Ieri, dirante il congresso del PDL, Mister B invita (o meglio dire intima?) Fini a lasciare la presidenza della camera. Fini no ci sta, si alza e poi giù a dire che l'alleanza con la lega no va bene, citando il caso della mensa scolastica del Comune di Adro, dove un imprenditore ha donato 10mila euro per consentire ai bambini di accedere alla mensa. Oltre al continuo aumento dei costi dei servizi, dovuti ai sempre più precari bilanci dei comuni, si aggiunge anche il problema della discriminazioni tra bambini di famiglie italiane e bambini di famiglie extracomunitarie. Questa discriminazione è accentuata dalla maldestra condotta degli esponenti leghisti del Comune che, sembra, facciano un pò di discriminazione tra italiani ed extracomunitari. Comunque, a parte questo, il problema è che esisteva una tacito accordo tra Mister B e Fini, in base al quale Mister B nella prossima legislatura avrebbe dovuto lasciar posto a Fini. Fini, convinto che Mister B avrebbe rispettato il patto, sarebbe rimasto buono buono, zitto zitto, a fare il presidente della camera, in attesa del suo momento. Poi succede qualcosa. Ogni tanto Fini fa qualche commento contro le boutade di Mister B. Tanto che Feltri prova a zittirlo arrivando a minacciare di pubblicare notizie compormettenti sul suo conto. Come dire "guarda da che pulpito viene la predica". C'era già qualche segnalino. Forse Mister B già da allora dava più credito ai leghisti? Poi la ciliegina finale: Calderoli afferma l'avvia delle riforme e, soprattutto, l'avvio del federalismo. In cambio di cosa? Mister B diventerà nel 2013 Presidente della Repubblica. Apriti cielo! Ma come, e la successione? E il patto tra gentiluomini? Mo' ti faccio vede'.... ed ecco la crisi. Purtroppo le truppe di Fini sono troppo piccole. Probabilmente gli converrà andare in un altro partito, magari l'UDC che parcheggia tutti i vecchi scarti. Mister B non molla, tuttavia credo che la lega abbia il potere non solo di sfasciare l'Italia ma anche i partiti. Il PDL non ha progetti per il fturo dell'Italia. La fusione di Forza Italia con AN avrebbe dovuto rendere il partito di Mister B meno "artificiale" e più capace di articolare risorse ed energie. Ma Mister B continuna a pensare di essere lui l'unico timoniere della barca. Non vuole avere altri timonieri. Bossi, invece, pensa ad un federalismo con un Presidente che, se lo stato diventa veramente federale, non potrà avere grandi poteri. Se non si delegano alcuni poteri ad altri, che federalismo è? Per Fini non c'è posto ed, ormai, è troppo tardi per farsi paladino dei problemi degli italiani.

domenica 18 aprile 2010

Casa della Libertà

Mi perdonino Raimondo e Sandra se faccio riferimento alla loro popolare sit-com (A proposito, faccio un caro saluto a Raimondo. Mi mancherà come mancherà a moltissimi altri) per descrivere quello che sta succedendo in casa di Mister B. Fini ha deciso di mollare perchè indignato del fatto che ora la Lega sta avendo il sopravvento nella programmazione politica. Ora la Lega sta presentando una progetto per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, che rimarrebbe in carica per 5 anni. La Lega si sente ormai un leone, visto che nei ballottaggi alle amministrative, quando sono addirittura in concorrenza Lega contro PDL, nei comuni del Nord, vincono i leghisti. Inoltre, la Lega vuole il controllo delle amministrazioni nelle banche del nord. Non solo, la Lega è ora più che mai amica di Berlusconi, nonostante abbia fatto cadere il primo governo di Mister B. Lo stesso Calderoli propone Berlusconi come Presidente della Repubblica entro il 2013. Come mai? Da dove arriva la preferenza della Lega per Mister B? Preferenza, tra l'altro, ricambiata, visto che le minacce di secessione di Fini vengono, in qualche modo, accettate da Mister B. "Fini vule andarsene? Ben venga". Forse, ormai, Fini non ha più quel ruolo di leader politico che aveva prima. Probabilmente ha giocato male le sue carte. L'assorbimento di AN nel PDL sicuramente ha danneggiato la sua immagine. Pobabilmente la Lega, anche se quasi invisibile in TV, ha una sua organizzazione capillare che riesce a entrare in contatto con la gente. Che succederà? Probabilmente niente. Il fatto, però, che ora tutti parlino di federalismo, tra cui anche Prodi, la dice lunga. Mentre la Lega si impossessa della parte produttiva d'Italia, avendo dalla sua il tessuto delle piccole imprese e della gente normale, il Sud andrà alla deriva. Il Nord è come un rimorchiatore e i leghisti sono quei marinai che cercano di tagliare le funi che legano il rimorchiatore alla chiatta, che rappresenta il Sud. Intanto Tremonti pensa ad una banca del Sud, affidata in gestiona alle Poste. Nell'era della telematica, quando le operazioni bancarie si fanno ormai tutte su internet, la gente del Sud dovrà recarsi sempre in posta per avere qualche soldo. Forse è un'idea: visto che la disoccupazione ha raggiunto l'11%, che il debito pubblico sta per superare i 1800 miliardi di euro, per evitare la fine della Grecia meglio tagliare la parte in cancrena del corpo, meglio rinunciare alle gambe. Magari anche la BCE è d'accordo. Uno scenario un pò triste. Peccato che Raimondo non ci sia più per farci ridere ancora un pò. Ne avremmo bisogno ora più che mai.

martedì 13 aprile 2010

La strana coppia

Bossi e Mister B sono due opposti che si attraggono. Probabilmente la nascita di Forza Italia fu motivata dal vuoto politico che si era creato con tangentopoli. La DC e, soprattutto, il PSI vennero travolti dagli scandali. Chi rimane al potere per troppo tempo ne approfitta per intascarsi più soldi, questo è pacifico. Oltre al tracollo dei vecchi partitti, si assiste all'avanzamento della Lega. Nel meridione si crea addirittura la Lega Sud, che, però, nasce in odor di mafia. E' necessario che qualcuno intervenga per rispistinare la vecchia classe politica debellata dagli scandali. Ecco che allora scende in campo Mister B. Per Mister B è facile (possiede TV e giornali) e conveniente (forse può recuperare i debiti, soprattutto con il fisco, delle sue società e uscre dall'amministrazione controllata di Tatò). Detto, fatto. E la Lega? Agli inizia il rapporto tra Lega e Forza Italia è piuttosto burrascoso. E' la Lega che fa crollare il primo governo di Mister B. Poi, dal secondo governo B fino ad oggi, la situazione cambia. Mister B e la Lega vanno sempre più a braccetto, tanto che risulta essere Fini quello che, tra i tre, tende a starsene zitto o a fare qualche obiezione di fronte alle iniziative (politiche e non) di Mister B. Come mai? E come mai adesso tutti parlano di federalismo? Tempo fa mi lamentavo su questo blog per il fatto che la Lega non faceva nulla per il fedralismo. Adesso, invece, Bossi va ad Arcore per elaborare il progetto del federalismo. Come mai, tutto ad un tratto, il federalismo diventa una priorità? Assieme al federalismo si parla anche di riforma verso un presidenzialimo alla francese. e si parla ancora di ridurre le tasse. Prima non si faceva nulla, ora riforme a tutto spiano. La situazione è complessa, ma alquanto sintomatica. Le spiegazioni, secondo me, sono due:
1. L'attuale classe dirigente non sa che pesci pigliare. Tanto vale dare ascolto a Bossi e fare il federalismo. Poi tiriamo in ballo la questione delle tasse per far vedere alla gente che lavoriamo per loro.
2. L'assenteismo sempre più crescente, l'incapacità, tranne per alcuni partiti, di assemblare le esigenze di determinate frazioni della società italiana sta accelerando la disgregazione del paese. Tanto vale ratificare questa tendenza alla frammentazione.

Rimane il punto che il federalismo è una cosa seria. Il governo italiano, fin dal 1860, è sempe stato un governo accentratore. Lo era ai tempi del Giolitti, ai tempi del Duce, ai tempi di Moro, loè ancora adesso. Questo perchè mentre il Nord si avviava a competere industrialmente con altre parti d'Europa, il Sud rimaneva al palo. Se al Sud mancava il lavoro, i meridionali potevano emigrare prima negli Stati uniti e poi in Lombardia. Ogni tanto si costruiva qualche fabbrica al sud per far vedere che si pensava anche ai problemi della gente. La morale è che bisogna sempre rivolgersi a Roma per qualcosa e aspettare la risposta da Roma. Se Roma risponde, bene, altrimenti... Con il federalismo si dovrebbe interrompere questo circuito. Ognuno dispone di risorse e ognuno è libero di deciderle come adoperarle. Probabilmente qualcuno pensa: "Il federalismo è rischioso: se in certi posti domina la mafia, con il federalismo la mafia sarà ancora più potente". Il punto è che la mafia è come un parassita: se il parassita non ha possibilità di attaccarsi ad altri organismi, non può sperare di svilupparsi. Per questo motivo la Lega Sud non è andata avanti: i mafiosi sanno che parassitare un grande organismo è meglio che parassitarne uno piccolo. L'altro punto è che il federalismo implica il concetto di civiltà: la gente civile si sente repsonsabile della cosa pubblica, per cui, invece di disinteressarsi del governo del suo paese, fa di tutto per parteciparvi. Se una persona vede come "distante" il suo governo, lo considera come un fastidio o, addirittura, come un nemico, per cui fa di tutto per evitare di pagare le tasse o fa di tutto per tirare l'acqua al suo mulino. Se, invece, il governo è visto come "cosa propria", allora potrebbe pagare più volentieri le tasse o essere più disposta a fare sacrifici per il bene comune. Senso civico, responsabilità e partecipazione sono i primi ingredienti del federalismo. Forse è per questo motivo che non è mai stato fatto prima.

sabato 10 aprile 2010

E-lezioni

Che lezione possiamo trarre dalle ultime elezioni? Tutti a dire che ha vinto il centrodestra. Quelli del centrosinistra, probabilmente delusi dall'inefficacia del can-can mediatico contro Bertolaso e Mister B, si sfogano contro la prima timida apparizione dei grillini in politica. Quindi grande vittoria di Mister B che strappa ben 4 regioni al centro sinistra. Ma... forse non il centro destra non è una colazione così unita come cerca di far apparire. Sicuramente colpisce il balzo in avanti della Lega Nord e subito Bossi sta cercando di accelerare sul pedale del federalismo. Non solo, Bossi ha dichiarato di volersi candidare al posto di sindaco di Milano. Probabilmente è lecito pensare che il Nord è di pertinenza della Lega. Ora, forse, inizia il processo che dovrà determinare un nuovo assetto della società italiana. La classe dirigente forse non ha idee molto chiare. Il federalismo è un processo che implica molti puti oscuri. Però si può fare una valutazione preliminare. Sappiamo che il Nord garantisce occasioni di lavoro, essendo industrializzato. In questi ultimi tempi molti extracomunitari hanno trovato lavoro nelle fabbriche del Nord. La società italiana del Nord sta diventando una società pluralista, multietnica e multirazziale come negli Stati Uniti. Sicuramente questa trasformazione sta generano tensioni nel tessuto sociale del Nord. Il Sud, invece, è ancora caratterizzato da arretratezza economica. Chi sa fare qualcosa emigra, la mafia continua a fare i suoi affari, le amministrazioni locali a sperperare soldi. In Italia esiste ancora la cattiva cultura di considerare le istituzioni come territori di propria pertinenza. La parentopoli italiana, per cui negli ospedali, nelle strutture pubbliche, nelle scuole si piazzano i propri figli, parenti o amici, è considerata una procedura normale. L'idea, alla base del federalismo, è la seguente:
1. Ogni ente deve riuscire a erogare servizi facendo affidamento solo sul suo budget. Non deve sperare nel soccorso di altri enti nel caso di un deficit di bilancio.
2. Sulla base del primo principio, ogni ente deve ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse. Per ottimizzazione si intende che la gente assunta negli enti abbia la massima competenza e professionalità. Quindi si deve smettere con la normale procedura della parentopoli.
3. Ogni ente sarà responsabile e perseguibile per la qualità dei servizi che eroga. Se il comune, la provincia o la regione non riescono a fare le cose che devono fare, allora ogni cittadino ha diritto ad attivare una class action contro l'ente.

Se il federalismo viene inteso in questo modo, le cose probabilmente miglioreranno. Si affermerà il principio della competenza e della responsabilità.

Nel Nord forse questi concetti sono più facilmente compresi. Nel Sud forse un pò meno, visto che l'unica arma per la persona brava e onesta è l'emigrazione. Il problema maggiore per il Sud sono le tante occasioni mancate per creare un tessuto imprenditoriale sano. In un'ottica federalista, è necessaria l'idea di una classe imprenditoriale sana, nel senso di una classe che si occupa dell'attività produttiva garantendo le qualità dei beni e dei servizi che offre. Se in una regione non esiste nessuna impresa in grado di garantire questo, il declino è inevitabile. Purtroppo queste sono cose appartengono alla coscienza delle persone, per cui è impossibile pensare di fare delle valide previsioni al riguardo.

L'Unità d'Italia non è stato altro che un processo di aggregazione di piccoli staterelli italiani. Alla fine, la classe dirigente italiana, nemmeno in epoca fascista, è riuscita ad omologare e omogeneizzare le diverse componenti sociali della penisola. Ha sempre applicato la politica della botte piena e della moglie ubriaca. Questa politica è fallimentare, ma il genio italico è riuscito, in qualche modo a mantenerla attiva dal 1861. Il trucco è sempre quello di spostare la solita pezza per tamponare i nuovi buchi che si formano. Ad esempio l'attuale governo ha pensato di usare il TFR degli italiani per tamponare altre voci di spesa. Con il federalismo questo trucco non dovrebbe essere più possibile. Almeno si spera, altrimenti, come è stato fatto in Grecia, dovranno venire anche da noi gli impiegati della BCE per controllare la correttezza dei nostri conti.