venerdì 29 ottobre 2010

Goodbay Ruby Tuesday

Qualche piccolo sfizio adesso me lo tolgo.

Caso Ruby, sostiene Mister Big: "Nessuno potrà mai farmi cambiare stile di vita, faccio degli sforzi massacranti, nessuno mi puo' impedire di passare ogni tanto qualche serata distensiva. Sui giornali leggo solo balle: non ho regalato auto a nessuno. Ripeto: mi sono adoperato per trovare un affidamento per questa ragazza, mi sembrava in una situazione drammatica."

Caro Silvio,dato che sei tanto di buon cuore, perchè non aiuti anche le persone che hanno messo i seguenti annunci?

1. "vendo rene 110000 euro, per motivi finanziari. sono ragazzo 26 anni, e non ho mai usato droghe, non o bevuto alcool, non fumo e sono perfettamente sano. mail:..."
2. "35 ENNE DI VERONA DISPOSTO ITALIA OD ESTERO A TRASFERIMENTI PER EVENTUALE DONAZIONE RENE LASCIARE CONTATTI CON RECAPITO CELL PER CONTATTO IMMEDIATO ESCLUSIVAMENTE A:.."
3. "UOMO 40ENNE SANO SEPARATO CON FIGLI PERSO IL LAVORO VENDO IL MIO RENE A CHIUNQUE LO VOGLIA 50.000e NON SCHERZI O PERDITE TEMPO SE INTERESSATI SCRIVERE..."

C'è qualche differenza tra queste persone e la bella Ruby?

Caro Silvio, la devi smettere di prenderci per il culo perchè ora hai rotto!

giovedì 28 ottobre 2010

Il lupo e il pelo

Ci risiamo. Dopo Noemi adesso salta fuori Ruby, una ragazza marocchina che dopo esser stata portata in questura per un'accusa di furto si ritrova subito libero perchè da Palazzo Chigi arriva l'ordine di liberarla subito. Motivo? E' la figlia di Mubarak, il presidente egiziano. In realtà non è vero, dato che è scappata da una casa famiglia a Messina, dove stavano anche i suoi genitori. Siamo di nuovo alle comiche. Come si dice, il pupo perde il pelo e non il vizio. Chi, a Palazzo Chigi, era tanto interessato alle sorti di Ruby? Poi ci sono i soliti problemi dovuti alla crisi eonomica con gente che rimane senza lavoro e vive con la cassa integrazione (fino a quando?). Qualcuno scappa con i soldi all'estero e si costruisce bei villozzi ad Antigua (indovinate chi?). E poi ci si continua a stupire della casa di Montecarlo. Come dire, perchè guardi la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non ti rendi conto della trave che è nel tuo? In realtà, siamo in un tempo fuor di senso. Siamo allao sbando totale, e questo non farà altro che peggiorare le cose per molti, e a migliorarle per alcuni (sempre i soliti). I politici si rendono conto della crisi e che i soldi stanno diminuendo. Per rimanere ricchi ed esercitare il potere cercano di impossessarsi della banche, da cui farsi dare prestiti che poi cissà quando restituiranno. Ma nelle banche non vengono depositati i risparmi degli italiani? E poi Tremonti sostiene che oltre al debito occorre considerare i risparmi delle famiglie italiane. Ma Tremonti non è quello che si oppone ai paradisi fiscali? E ad Antigua chi ci sta?

Di nuovo sempre la solita domanda: che fare?

Sarebbe bello se, nelle prossime elezioni politiche, tanto volute dai politici del PDL, succedesse qualcosa di significativo. Ma, credo, non avverrà. Troppo poco coraggio e troppi mafiosi in Italia.

venerdì 15 ottobre 2010

Il paese del gambero

Mentre ormai Mister Big ha lo stesso carisma di una mosca fastidiosa, mentre Tremonti fa capire che chi comanda è chi tiene i cordoni della borsa, mentre si moltiplicano protest e disagi in tutt'Ittalia, soprattutto da parte di chi è in cassa integrazione, mentre il presidente dll'INPS dice: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale", mentre le sedi CISL e UIL sono colpite da lanci di uova e vengono imbrattate, mentre il Giornale si appresta a mettere alla berlina il presidente di Confindustria, intanto non si fa niente.

Che fare? (domanda ormai ripetuta tantissime volte)

Comprare un AK-47 e tentare una rivoluzione alla francese o russa?

Sperare di essere invasi da qualche potenza straniera con una classe dirigente più brava (o almeno un pò meno disonesta)?

Oppure continuare a tenere accesa la TV per vederenei soliti talk-show i soliti politici (ma quanto tempo hanno a disposizione pr andare in TV?) dire sempre le solite cose? Per sentirli parlare solo della divisione Berlusconi-Fini o delle liti tra i leader di centrosinistra?

Intanto l'economia va in malora.
Ecco alcune idee per me interessanti:
1. problema della "delocalizzazione": imponiamo una tassa per tutti i prodotti che arrivano dall'estero, mentre i prodotti "made in Italy" non vengono tassati. Se qualcuno, fuori dall'Italia, vuole vendere a prezzi concorrenziali in Italia, è obbligato ad aprire stabilimenti e ad assumere gente in Italia. L'uncio problema è il rischi di "ritorsioni" da parte dei paesi che potrebbero imporre dazi per i prodotti esportati dall'Italia. E' un problema delicato, ma non vedo alternative.
2. sviluppare e favorire aziende che possono ottenere committenze dall'estero. In questo caso, l'unica cosa su cui possiamo competere è l'innovazione tecnologica: più alto è il livello tecnologico, migliore è la qualità. Chiaramente il livello tecnologico dipende dal livello di ricerca.
3. creare aree tipo parchi tecnologici o industriali per favorire l'ingresso in Italia di aziende estere.
4. snellire al massimo il carico burocratico per le aziende.
5. detassare le aziende che investono in Italia e assumono gente.

Tuttavia in Italia questo difficimente si riesce a fare. Primo perchè politici e industriali italiani hanno sempre cercato di evitare ogni forma di concorrenza. Per esempio, se la Renault o la Ford crea stabilimenti in Italia, come la prenderebbe la Fiat? Secondo, l'Italia ha sempre avuto una mentalità da "provincialotti", nel senso che gli italiani fanno fatica a capire cosa succede al di fuori del loro orticello. Come pretendere da dei provincialotti una mentalità più aperta? ergo: rimaniamo con la TV accesa a sentire le solite stupidaggini dei soliti politici.

sabato 2 ottobre 2010

Off-shore

Tralasciando il motivo per cui l'unico argomento di interesse dell'attuale classe dirigente è la casa del congato di Fini a Montecarlo, sebbene sia chiaro che Mister Big sta buttando fango a iosa contro Fini per fargli perdere le prossime elezioni, un particolare interessante è il fatto che la casa di Montecarlo è stata comprata da due società off-shore. Cos'è una società off-shore? E' una società, solitamente aperta in determinati posti come la Svizzera, il Lussemburgo, Santa Lucia, le isole del canale, Vaticano, ecc..., il cui proprietario rimane nell'anonimato grazie all'appoggio del governo del paese che gli ha permesso di aprire la società. Il proprietario ci guadagna nel senso che esporta i suoi soldi per evitare che vengano tassati; lo stato ospitante ci guadagna in quanto importa capitali. Ogni tanto il proprietario ignoto della società usa i soldi per fare importanti acquisti chissà dove, soprattutto per sè e i suoi amici. Il problema di Fini è che Gianfranco Tulliani, se è vero che è il proprietario delle società off-shore, praticamente ha sfruttato l'anonimato garantitogli dalle società per farsi passare come semplice affittuario dell'appartamento a Montecarlo. Invece ne è il proprietario e sembra improbabile che paghi l'affitto a sè stesso ( ameno che non soffra di doppia personalità). Se Fini sapeva dell'inghippo, allora è in malafede, altrimenti passa per uno che s'è fatto menare il naso dal cognato. Comunque, al di là del caso singolo, sarebbe finalmente ora, come dovrebbe avvenire in un paese fatto di gente seria e competente, che in Italia si faccia una legge contro le società off-shore. In che modo?

1. Occorre istituire un albo dei proprietari di società finanziarie in Italia. Se la società è nata all'estero, occorre, in Italia, una persona in carne ed ossa che ne funga da responsabile.
2. In caso di fallimento o di uso illegale dei soldi di tali società, il proprietario o il responsabile pagherà di persona.
3. Società finanziarie senza un chiaro referente nell'albo, ma che, per qualsiasi motivo, hanno determinato introduzione e/o esportazione di moneta in Italia sono da considerarsi illegali e lo stato ha il dovere di confiscarne tutti i capitali.
4. Nel caso in cui una persona ha un'attività lavorativa in Italia (indipendentemente dalla residenza) e possiede società off-shore all'estero, tale persona è tenuta denunciare tali società e a dichiarare quanti soldi stanno in quelle società. Inoltre deve dimostrare da dove vengano i soldi immessi in quelle società. In caso contrario va in galera.
5. Nel caso in cui un'attività (impresa, ente, società) sia stat avviata in Italia con soldi di società off-shore, il responsabile di tale attività va in galera. In altri termini, ogni nuova impresa italiana deve essere finanziata da società i cui proprietari sono iscritti all'albo di cui sopra.

Probabilmente in questo modo l'evasione fiscale e le attività illecite in Italia subirebbero un duro colpo. Peccato che ora siano proprio evasori e mafiosi al comando.