martedì 29 marzo 2011

Solita sceneggiata

Mister Big va al Palazzo di Giustizia di Milano. Intanto, un suo attendente manda 600 sms per far venire qualche fans pro-berlusconi. alla fine solita battuta sui soldi delle tasse spesi male: 2 milioni di euro per indagini sul suo conto inutili, dato che lui è innocente. Se è per questo, perchè non dire dei 400 milioni di euro spesi in più per aver scorporato il referendumdalle elezioni europee, comunali, provinciali… previste per il 6-7 giugno. Siamo alle solite: bisogna evidenziare la pagliuzza nell'occhio degli altri ed evitare di mostrare la trave che è nel nostro occhio. Se Gesù fosse vivo, probabilmente, a Mister Big, gli sputerebbe in faccia. Tutto quello che fa Mister Big contrasta con gli insegnamenti di Gesù. Sempre con ub bel sorriso in faccia, qualsiasi cosa succeda. Intanto continua la tragedia a Lampedusa, per gli immigrati clandestini. La bella idea di Frattini è dare loro dei soldi perchè tornino a casa. Non è malaccio: faccio 2-3 salti in Italia così racimolo un bel gruzzoletto. Oppure si fa una legge chiara e la si fa applicare senza distinzioni: per entrare in Italia ci vuole il visto dell'ambasciata e senza visto si viene riportati a casa o in qualche altro posto senza indugi. Nel senso che se non te ne vai, vai in prigione, come si fa negli USA. E' tanto problematico? Il problema è che ci vuole un leader nel vero senso della parola, uno che fa e che sa fare. Ma si ritorna al solito punto: le lobby di affaristi italiano non vogliono un gatto tanto vigile, altrimenti come fare affari usando le scorciatoie? Inoltre, la vogliamo mettere la comodità di avere dei leader corruttibili, ricattabili? Tuttavia, questo ci ha portato alla fuga della FIAT negli USA così come alla scalata di francesi, e tedeschi, alle aziende italiane. In poche parole, tra qualche anno tutta l'economia italiana sarà gestita da stranieri. Sarà un problema in più, con gli operai e gli impiegati costretti a imparare una seconda lingua per parlare con il capo-azienda. Siamo tanto bravi a farci del male, a indebolire hi dovrebbe difenderci, a impedire che emerga qualche nuova energia, da ritornare di nuovo soto il giogo francese, spagnolo o autro-ungarico. Alla faccia dei 150 anni di unità e soprattutto di indipendenza dell'Italia. Mai come quest'anno si è parlato di unità d'Italia. Di solito, più si difende una posizione, più questa posizione risulta, oggettivamente, debole. Lo stesso vale per l'unità d'Italia.

lunedì 14 marzo 2011

Terremoti e centrali elettriche

E' interessante notare come il tremendo terremoto in Giappone abbia rispolverato il terrore di Chernobyl. Adesso si parla di dannin a tre centrali nucleari. Non si capisce se a Fukushima c'è stata o ci sarà anche la fusione del nocciolo. A parte questo, adesso in Italia si sta di nuovo scatenando la polemica sul nucleare. Ci fu un referendum subito dopo Chernobyl in Italia e gli italiani votarono contro il nucleare. Adesso qualcuno, i soliti affaristi, vedono in quella scelta un errore. Tuttavia anche in Italia ci sono terremoti, forse non così forti come in Giappone e ci sono altri problemi. Il problema delle centrali giapponesi non è lo spegnimento ma il raffreddamento. Se non si raffredda l'impianto, la reazione nucleare continua. E per far raffreddare un impianto occorre acqua, tanta acqua, per questo le centrali nucleari sorgono vicino a fiumi, laghi o mari. Non solo: si dice che le scorie di Uranio stano esaurendo. Che senso ha costruire per 20 anni una centrale e poi scoprire che non la si può usare perchè non c'è più Uranio? E le scorie nucleri, che rimangono radioattive per millenni, dove le mettiamo? Tanti problemi che rischiano dai annullare i vantaggi dovuti alla riduzione dell'acquisto del petrolio. Intanto si tolgono gli incentivi per le rinnovabili (eolico e solare), come mai? Forse perchè questi incentivi aiutavano le piccole imprese, che facendosi avanti magari rompono le scatole a qualche pesce grosso.

I pesci grossi sono gli affaristi italiani che cercano di speculare su qualsiasi cosa pur di fare qualche soldo. In Italia, a differenza dell'estero, non si può pretendere che un affarista faccia i soldi da solo. Deve per forza mettersi sempre in società con qualche politico. In Italia fare affari significa dare soldi e voti ai politici. Per queso motivo i politici italiani sono sempre più inetti. Se non trovano un comitato d'affari, una banca, un'impresa edile, una società d'affari, non si va avanti. Anche per il re delle pubblicità è necessario trovare qualche affarista che lo mantenga. Chiaramente, più un politico è compromesso e ricattabile, meglio è, così è possibile occuparsi dei propri affari senza che qualcuno (finanza, carabinieri, perchè no, anche i giudici) venga a ficcare il naso nelle tue faccende.

Peccato, però, che questo sistema impedisca ad affaristi stranieri di investire in Italia (e poi ci lamentiamo della "chiusura" dei cinesi alle nostre imprese) e che impedisca un sano ricambio della classe dirigente.

Probabilmente per qualche anno ci sarà un forte opposizione per l'installazione di centrali nucleari in Italia. Ma poi, quando lentamente, ma inesorabilmente, cominceremo a dimenticarci della tragedia giapponese, gli affaristi tornerano di nuovo in campo con la solita tiritera sul perchè il nucleare è tanto utile in Italia. A meno che Gheddafi non si riprenda il potere e inizi a bombardarci, dopo aver capito che gli affaristi italiani sono uomini senza qualità.