giovedì 29 settembre 2011

Lavitola e gli altri

Si capisce che Lavitola è un pezzo grosso, ma non si riesce a capire che cosa faccia veramente per campare. Per questo motivo ribadisco la necessarietà di un Ufficio del Lavoro che certifichi in maniera seria il lavoro di qualunque italiano. Che lavoro fa Lavitola? E' un giornalista, un pescivendolo un immobiliarista? Che lavoro fa Ricucci? E' un dentista o un immobiliarista? E Tarantini? E' un immobiliarista, un venditore di apparecchi sanitari o un organizzatore di bunga party? Forse il termine più giusto è quello di "faccendiere", termine usato per la prima volta, mi sembra, in un processo sul caso Sindona. Il faccendiere è, citando il dizionario del Corriere della sera.it, "Chi si dà da fare in traffici spesso poco chiari; procacciatore d'affari, mediatore senza scrupoli". Traffici poco chiari, impossibilità di definire lavera professione, appunto.

Regola numero uno: Se non sai quale mestiere attribuire ad una persona, quella persona è un faccendiere (o un criminale). C'è una piccola differenza tra un faccendiere e un criminale vero e proprio: il faccendiere gode dell'appoggio dei potenti, e quindi è al riparo della legge. Il criminale, solitamente, no.

Come fa il faccendiere a godere dell'appoggio del potente di turno? Potrebbe essere un parente, una amico di vechia data, ma più probabilmente è un "furbetto" che riesce ad ottenere l'appoggio del potente di truno secondo me in due modi:
1. Riesce a procurare al potente le cose che gli interessano (solitamente soldi, oggetti di lusso e belle donne)
2. Sa qualcosa a proposito del potente di turno che gli consente di ricattarlo

I due modi possono intreciarsi tra loro. Ad esempio, il faccendiere procura la coca al potente che, in questo modo, diventa ricattabile perchè il faccendiere sa che il potente fa uso di droga.

Il faccendiere è utile alla società? No, perchè per arricchirsi, per fare i suoi affari il faccendiere non ha alcuno scrupolo a piegare la volontà del potente di turno (in parole povere a corromperlo), denneggiando, così chi vuole rispettare le regole della burocrazia o del mercato. In questo modo quello che prevale non è la competenza, il saper fare, ma il saper corrompere.

E' possibile eliminare il faccendiere? A parte l'ovvia risposta che se il potente di turno fosse una persona onesta ed integerrima, allora il faccendiere non potrebbe fare i suoi loschi affari, l'unica possibilità rimane al popolo italiano che dovrebbe punire (non votandoli) i politici che aiutano i faccendieri. Tuttavia, il popolino è spesso ignorante sui rapporti tra politici e faccendieri, anche perchè non ci sono tanti giornalisti che cercano di indagare sui personaggi che fanno affari loschi.

E allora? Allora a risentirci all'apparizione del prossimo Lavitola (e, intanto, altri soldi finiscono dalle casse dello stato ai conti esteri). Tanto la crisi la paga sempre il solito gruppo di italioti.

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