martedì 7 febbraio 2012

Cala il gelo (sul governo)

Peccato.

Non solo l'Italia, ma anche l'attuale governo Monti è nella morsa del gelo.

Certo, non è facile digerire un governo sostanzialmente NON-ELETTO, che lavora soprattutto per impedire la crisi dell'euro e per favorire i mercati finanziari. Come si diceva prima, se avessimo qualche pozzo di petrolio in più, come Inghilterra e Norvegia, o qualche miniera di carbone in più, come la Germania, probabilmente avremmo meno paura dell'altalena finanziaria. Inoltre, è difficile cancellare 40 anni di politiche di governo fatte per favorire il debito, in modo da comprarsi la benevolenza e il voto di tanta gente.

Sicuramente, comunque, c'era l'esigenza di un governo che facesse qualcosa, diversamente dal precedente governo del finto fare, che dava fastidio alla Banca Centrale e anche ad una parte del popolo italiano. Pertanto, vedere qualcuno che non perde tempo in bunga-bunga, ma si dà da fare per ripristinare le case dello stato, era già qualcosa di per sé eccezionale. Soprattutto, era eccezionale vedere persone che parlano poco e lavorano tanto.

Ultimamente, però, qualcosa sta mutando nell'atteggiamente anche di questi nuovi governanti. Si comincia sempe più a parlare ai mass media e ad assumere un tono sempre meno "tecnico" e sempre più "politico".

Ci sono alcune cose che si vorrebbero cambiare, tuttavia il fatto è che l'Italaia è una paese senza crescita economica. Non è il "posto fisso" il vero problema. Nell'Italia alla fine degli anni '50, agli inizi del boom economico, il posto fisso non c'era. Ma c'era la crescita economica, per cui esisteva sempre la possibilità di trovarsi un posto di lavoro. Certo alcuni italiani erano più svantaggiati e dovevano macinare chilometri prima di trovare il "posto fisso".

Poi, i lavoratori dell'epoca decisero di lottare per ottenere garanzie dai governi di allora, soprattutto in materia di previdenza sociale e di garanzia del "posto" di lavoro.

Adesso il problema è, appunto, il "posto". Molte aziende si trasferiscono all'estero, licenziando in Italia. Nessuno, dall'estero, si sogna di creare nuove aziende e nuovi "posti" di lavoro in Italia, vista l'alta mafiosità dei politici italiani.

Quindi? Quindi, probabilmente, vista l'alta difficoltà del problema conviene non pensarci tanto su e limitarsi a fare battutine, come si faceva precedentemente.

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