domenica 15 novembre 2009

Italia in declino... alcuni perchè...

E' bello trovare conforto alle proprie teorie da ricerche fatte da altri. Avevamo detto prima che in Italia non si premia la qualità. E finchè continuerà così, non potremo mai sperare in un miglioramento in futuro. Pochi giorni fa si è detto sui giornali che non ci sono soldi per la banda larga. Poi tolgono in senato i soldi per assumere nuovi ricercatori, soldi che erano già stati predisposti dal ministro Mussi, e l'attuale ministro dell'università, in seguito, cerca di tamponare la faccenda sostenendo che c'è stato un rinvio. A differenza di Maroni non lancia minacce per non farsi fregare i soldi. E, comunque, è chiaro, senza dover ricorrere al Dottor House, che l'Italia sta perdendo colpi. E' un paese arretrato sia culturalmente che tecnologicamente. Perchè? Forse una risposta ce la dà un articolo su Repubblica di Gabriele Romagnoli e dal titolo: "Uomini e senza laurea, dirigenti made in Italy". L'articolo cita i risultati di due studi condotti dalla London School of Economics, i cui autori sono: Oriana Bandiera, Luigi Guiso, Andrea Prat
e Raffaella Sadun.

Ecco qualche estratto:
"Come viene scelto un manager in Italia? Una minoranza di imprese (quelle
non familistiche e a vocazione multinazionale) si basa sulle
performance, incarica cacciatori di teste, mette annunci, fa riferimento
a precedenti contatti d'affari. Ma la maggioranza decide altrimenti.
Come? Sulla base delle relazioni personali. Al limite di quelle
familiari. Tradotto: non si sceglie qualcuno che ha dimostrato di
valere, ma uno con cui si è fatto il liceo, o il compagno di merende del
cugino. I dirigenti delle aziende di Silvio Berlusconi non sono forse
stati in maggioranza suoi compagni di scuola? E non è poi venuta la
volta dei compagni di Pier Silvio (cooptato per eredità)? Ci sono
sistemi peggiori? Forse sì: il presidente Moratti affidò la panchina
dell'Inter a Orrico dopo averlo sottoposto a prova grafologica e
Gabriella Spada, moglie del fondatore della Giacomelli Sport, non si
fidava di nessuno che non fosse stato approvato dalla cartomante (poi
Orrico fu esonerato e la Giacomelli ha fatto crac)."

"l'impresa italiana che riassume tutte queste condizioni, struttura familistica,
management maschile, scelto nel cortile di casa e con basso livello
culturale, che risultato otteniamo? Parmalat. Otteniamo il più grosso
crac made in Italy degli ultimi anni. Otteniamo un'azienda gestita da
Calisto Tanzi come un padre padrone. Dove entravano figli e nipoti con
cariche non commisurate alle capacità. Dove a parte due donne
(ovviamente una figlia e una nipote) tutti i dirigenti erano maschi."

"che cosa fa un manager? Dei 121 a cui è stata "rubata l'agenda" questo sappiamo:
lavorano in media 48 ore alla settimana. Ogni giorno svolgono 7 diversi
tipi di attività. Quali? Metà del tempo lo spendono in "riunioni". Il
14% soli alla scrivania. Il 12% in viaggi. Nel restante 25% telefonano,
partecipano a videoconferenze, pranzi di lavoro, eventi speciali. Chi
incontrano? Questa può apparire una sorpresa. Principalmente consulenti
esterni all'azienda. Piuttosto che i capi divisione interni vedono
persone che ruotano in altre orbite. A seguire: clienti, investitori,
banche, politici, fornitori. Come si spiega? Perché un amministratore
delegato passa più tempo con un faccendiere, un ministro, un banchiere
che con il direttore marketing o il capo del personale della propria
azienda?"

E' chiaro che in Italia la cultura non serve. Laurea con lode? A che serve, se perfino i mangaer sono scelti tra parenti o amici di lunga data. Il lavoro del manager si configura come un lavoro da PR, utile per stabilire inciuci politici, e poi inutile per il fatturato dell'azienda dato che gli altri ci hanno superato. In tutto e per tutto. Cerchiamo ancora di difendere il Made in Italy? e cos'è il Made in Italy? La solito bottiglia di vino, la solita fetta di formaggio, la solito passata di pomodoro. Il futuro è nanotecnologia, tecnologia delle comunicazioni, nuovi tipi di impianti energetici, biotecnologie, ecc... In Italia niente di tutto questo, ancora vino, formaggi, pasta e pomodori. Tempo fa facevamo qualche lavatrice e frigorifero, ma adesso ci sono i cinesi. E Tanzi usava tutti i soldi dell'azienda per pagare tangenti. Poi voleva vendere nuovi tipi di latte, ma con il latte non puoi inventarti più di tanto. Il latte è latte. Se ci fosse la banda larga in Italia, non ci sarebbe più il problema del digitale, visto che si potrebbe usare internet per trasmettere i programmi televisisvi. Si trasforma il canone RAI in un abbonamento per la banda larga è il gioco è fatto. Invece no, bisogna creare confusione tra televisori, decoder e quant'altro. quindi è giusto chiudere le scuole e le università. A che serve farsi un cultura in un paese arretrato tecnologicamente? Comunque anche il mito del Made in Italy finirà presto, visto che i cinesi che stanno in Italia producono le nostre stesse cose a prezzi più bassi. E con la crisi attuale sarà impossibile, per i pochi lavoratori italiani, reggere alla loro concorrenza. Però, non si sa come, la Cina continua a creare nuove università. Non ha forse mandato un astronauta nello spazio? Non penso basti il diploma di geometra per progettare un volo spaziale.

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