sabato 19 settembre 2009

(non) sostiene Fini

Probabilmente Gianfranco Fini si è stancato, querelando Feltri, di essere sotto il tiro incrociato. E molto più probabilmente si è stancato dell'atteggiamento di Mister Big, che prima manda i sui cani ad azzannare e poi interviene cercando di calmare le acque. Prima il bastone e poi la carota. Ovviamente, una persona intelligente si sente presa in giro da questo atteggiamento di Mister Big. Adesso si sente l'esigenza di riuniore consigli ufficiale tra i leader del PDL e di smetterla con le cenette ad Arcore, per ridurre, in qualche modo, l'autoritarismo di Mister Big. Bene venga se nel PDL si instaura una gestione democratica, sebbene la gente che lo compone si caratterizzi per la servilità al boss. Ma il punto è:"Perchè ora?". Non si sapeva già fin da prima com'era il carattere di Mister Big? Non si potevano prendere provvedimenti già fin dagli inizi? Oppure il pifferaio di Hamelin è riuscito a ingannare tutti? O, forse, in Italia domina il gene del servilismo? Perchè si è dato credito e si continua a dare credito a Mister Big? Possibile che solo l'ex moglie si si resa conto dei suoi problemi? Il potere, quando è fine a se stesso, è dannoso. Persino Hitler aveva degli ideali. Ora, chi gestisce il potere in Italia, non ha alcun ideale, a meno che non si voglia intendere per ideale la cura dei propri affari. Qualcuno che si sta rendendo conto del problema serio, ossia quello di una politica senza futuro perchè incapace di generare e attuare dei seri progetti sociali, è il Vaticano. Paradossalmente, adesso sono i preti che si rendono conto che l'Italia si sta sfaldando, da una parte perchè i leghisti fanno la voce grossa, dato che Mister Big ormai ha perso i favori del sud. Si sa che per ottenere i voti al sud bisogna pagare (i boss politici, chiaramente). Niente soldi, niente voti. Al nord la forza trainante e la lega con il "Dagli all'extracomunitario". Poi si scopre che i salari sono troppo bassi, quindi niente casa e niente figli. E la lega? Ovviamente la lega non ha alcun piano per risolvere il problema del lavoro e degli stipendi bassi. Quindi? Forse alle prossime elezioni dovrà candidarsi il Papa in persona. Occorre qualcuno che abbia delle idee chiare e dei progetti seri per il futuro dell'Italia. Mandare a casa Mister Big non è sufficiente. E' necessario che si manifestino persone e forze nuove in grado di riformare il paese. Se Fini condivide questa idea, allora forse si può cominciare a pensare a qualcosa di concreto.

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