sabato 16 gennaio 2010

W le tasse!

Mi popongo di giudicare la nuova tassa su chi compra computer, telefonini qualsiasi dispositivo contenga una memoria fissa. Questa tassa, ormai passata in vigore e porposta dal Ministro die Beni Culturali Sandro Bondi determinaerà un sovvraprezzo di 90 centesimo di euro per ogni dispositivo elettronico dotato di schede di memoria (computer, cellulare, ipod ecc...). La motivazione? Stabilire un compenso per la riporduzione ad uso personale. Vediamo un pò di capiric. Se compo un cellulare (e si sa, gli italiani amano tanto i cellulari) dato che potrei memorizzare qualche branetto che mi piacerrebbe ascltare mentre, non so, so viaggiando su un treno che magari ha un'ora di ritardo, siccome ascolto canzoni con diritto d'autore devo pegare una tassa. Ovviamente il pagamento lo si fa quando si acquista il prodotto. Altrimenti come fai a chedere a 50 milioni di persone di quantificare la musica che ascoltano ogni giorno? A parte il fatto che se io ascolto musica per conto mio non ci guadagno nulla e non è giusto che venga tassato per questo. Certo, cosa volete che siano 90 centesimi. Meglio tassare i telefonini che la benzina. Però... però qui, come al solito, si fano le cose alle spalle della gente. Posso capire se possedesi un balera e, fecondo pagare il biglietto alla gente, ci guadagno facendo suonare la musica. Ma se uno vuole ascoltare musica per sè? Oppure, secondo le intenzioni del Ministro, siamo tutti dei pirati che vendono musica illegalmente? E chi mi dice che anche il Ministro non sia un pirata informatico che vende musica sottobanco? Come si dice, rispetta gli altri se vuoi essere rispettato. Ad esempio, chiunque si sia sposato sa che al matrimonio si fa ascoltare un pò di musica. Pensate un matrimonio senz musica, che tristezza! Ma perchè dobbiamo pagare la SIAE per la musice del matrimonio? Forse lo Stato chiede un pizzo ai novelli sposi, che, si sa, devono destinare una parte dei regali di nozze anche allo stato italiano. Uno stato serie fatto di gente serie e per bene non farebbe pagare le tasse per la musica ai matrimoni. E uno stato serio non imporrebbe tasse indirette che colpiscono soprattutto i più poveri. E uno stato serio non giustificherebbe le tasse come compenso per un gudagno che non c'è mai stato. Non ho diritto ad ascoltare della musica per conto mio? A quando la tassa sull'aria che respiriamo? Perchè gli italiani sono così caproni? Sicuramente, in tempi di magra, il Ministero in crisi di liquidi sta cercando nuove risorse. E grazie alla stupidità degli italiani e alla carenza d'informazione, le risorse si trovano.

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