mercoledì 6 luglio 2011

Verso la Grecia...

La manovrina di Tremonti evidenzia tutta l'incapacità di una classe dirigente incapace di riformare seriamente il problema. Il vero motivo per cui la Fiat è scappata negli USA è che i politici italiani non hanno concesso gli incentivi per l'acquisto di una nuova auto, mentre in confindustria rimangono ancora quelli che sperano nell'auito di stato per tirare avanti. Purtroppo, un sistema basato su tangenti, lobby, amicizie, ha determinato un peggioramento, uno scadimento della qualità della clase politica e imprenditoriale italiana. Il politico usa il suo potere per arrichhirsi e l'imprenditore usa i suoi soldi per accaparrarsi lavori che poi svolge male. Non sarebbe una brutta idea far fare la Salerno-Reggio Calabria ai giapponesi, se qualcuno di voi si ricorda la famosa strada distrutta in Giappone dal terremoto e poi rifatta in una settimana (sigh!). A confindustria piace un ministro delle finanze che tagli pensioni, sanità, scuola ecc.. perchè poi dovrebbe (ribadisco, dovrebbe) dare qualche soldino ai poveri imprenditori. Non più a Marchionne che, per ripicca, ha sbattuto la porta e se ne è andato negli USA, dove Obama qualche soldo gliel'ha dato (sempre a condizione di restituirli).

Così non va bene e la Grecia si avvicina, perchè l'alternativa è erodere il risparmio degli italiani. Con i figli disoccupati anche a 40 anni, mentre Mister Big continua con i suoi festini, prima o poi qualcuno si incavolerà e farà qualcosa di decisivo.

Ci sono due problemi molto gossi. Da una parte c'è una lcasse politica di parassiti, ossia non ci sono solo i politici che vediame sempre in TV (Ma quando lavorano?), a Porta a Porta o a Ballarò. Ci sono tanti altri politici meno famosi che, dato che sono "amici", quando va loro male, devono trovarsi lo stesso un "posto" in provncia, in qualche ente inutile, in qualche settore dell'amministrazione ingrandito a dismisura. E questi non fanno niente e ci costano, pure troppo. A che serva ormai la politica, se le strategie politiche vengono decise dalla BCE? Non c'è solo il problema della auto blu, dei voli di stati e dei privilegi economici di chi sta in camera e senato. Di fornte alla necessità di maggiori sacrifici, l'esempio deve venire dall'alto. Poi non stupiamoci se la gente è stufa di Equitalia. Probabilmente si stuferà anche di chi sta sopra ad Equitalia.

C'è una classe imprenditoriale che spera sempre nell'aiutino di stato. Ora, parlare male degli enti pubblici e poi sperare nell'aiutino di stato è un paradosso logico. In realtà, smette di essere un paradosso se leggi: "I soldi delle tasse degli itlaiani dateceli a noi, che provvederemo a fornire i servizi che prima erano forniti da enti pubblici (vedi il caso dell'acqua)". Ovviamente, dato che in Italia non esiste una vera concorrenza tra privati, dato che con la tangente, con la bustarella, ti compri l'appalto o la gara, ecco che poi al grullo italiano arriveranno servizi peggiori a costi più alti. Per cosa, poi, risparmiare a fatica ogni mese? Per pagare gli aumenti delle bollette e della benzina e basta?

A volte, quando la macchina è troppo rotta, conviene romperla del tutto e costruirne una nuova.

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