mercoledì 3 agosto 2011

AAA golpe cercasi

Mentre la situazione economica in Italia degenera velocemente, la cosidetta classe dirigente parla e parla. Intanto il parlamento andrà in vacanza da domani fino al 12 settembre. 40 giorni di vacanza con la crisi non che bussa ma che letteralmente sta buttando già la porta. Mentre si rivelano i soliti inciuci anche da parte di Tremonti e del PD, che dovrebbe fare da contr'altare, si scopre che non si sta facendo nulla di rilevante per migliorare le cose, soprattutto da parte dei politici che cercano di mantenere in vita i loro privilegi.

Forse qualcuno, adesso, si sentirà molto insoddisfatto. Oppure si cotinuera nel solito tran tran quotidiano.

Il meccanismo democratico è lento nell'evolversi. Questo perchè esistono varie fasi e ogni fase richiede il suo tempo. Magari una dittatura avrebbe una capacità d'azione più veloce, tuttavia sappiamo bene a cosa potrebbe portare.

Mister Big tempo fa si lamentava, come capo del governo di non avere abbastanza poteri. Persino il presidente degli USA non ha il massimo dei poteri, ma deve vedersela contro altre istituzioni, come il Congresso.

Ma qui non si tratta di poteri, bensì di buonsesnso. In Italia si cerca di applicare la stessa filosofia Keynesiana che si è applicata negli USA: quando va male lo stato spende. Il punto è che negli USA lo stato, in realtà spende poco, dato che istruzione, salute e pensioni sono a carico del cittadino costretto a farsi un'assicurazione privata. In Europa prevale una logica un pò diversa, alla quale anche l'Italia aderì tempo fa. Lo stato deve usare i suoi soldi per garantire servizi ed assistenza ai cittadini. La crescita economica dipende dall'iniziativa personale (altrimenti avremmo uno stato con economia comunista). Nel periodo di vacche magre, cosa contribuisce a dare forza all'iniziativa personale? Peccato che l'idea di confindustria sia sempre di chiedere allo stato maggiori investimenti. E si ritorna sempre al circolo vizioso. A questo punto tanto vale impostare un'economia comunista. Non è lo stato che deve fare girare l'economia, ma le imprese private.

Negli USA la Apple ha un patrimonio superiore quello dello stato americano. In Italia non esite un'impresa con un solido patrimonio. Com'è possibile? La fiat se n'è andata dall'Italia quando ha scoperto che il governo non era più disposto a concedere gli incentivi per l'acquisto di una nuova auto. Non credo che la Apple abbia fatto soldi con gli incentivi statali.

E' chiaro che il modello americano funziona quando sono chiari i confini tra economia a politica. In Italia vige sempre quella zona grigia che non permette mai di sentirsi sicuri, certi di quel che accade, fino a quando qualche magistrato non scopre gli altarini.

Cosa si potrebbe fare per cambiare lo status quo? Forse nemmeno le elzioni bastano, se non si riforma la legge elettorale e se la gente non inizia dare voti in massa ad alternative politiche credibili, smettendola di votare per i soliti partiti pieni di maganccioni. Oppure un golpe, anche se, se qualcuno si ricorda tempo fa un golpe si tentò, il golpe borghese ma senza esiti rilevanti. Chissà cosa sarebbe successo se fosse riuscito.

Nessun commento:

Posta un commento