sabato 21 marzo 2009

Mister B e gli italiani

La puntata di Annozero del 19.3.2009 parlava dell'industria del tessile a Prato. Mentre i piccoli imprenditori e gli artigiani chiedevano un anno di sospsensione per il pagamento dei debiti, 4000 opifici cinesi lavoravano a pieno regime, e per il fatto di essere in territorio italiano sul prodotto mettono l'etichetta "Made in Italy". Tenuti in condizioni disumane, migliaia di operai cinesi producono vestiti a bassissimo prezzo. Nonostante il basso prezzo vendono moltissimo, tanto che qualcuno ha affermato che un milione di euro ogni giorno viene spedito in Cina. Anche se interviene la finanza o l'ispettorato del lavoro, l'azienda dopo un breve peiodo di attività chiude per riaprire nuovamente con un altro nome. La legge prevede che la nuova impresa non paghi contributi o venga controllata per i primi 18 mesi. Passato quel periodo, per evitare controlli si chiude l'azienda in modo da non pagar sanzioni, così come quasi tutto il fatturato delle aziende cinesi è in nero. Pochissimi soldi arrivano dalle aziende cinesi per pagare ospedali, scuola e pubblica sicurezza. Come è possibile che i cinesi abbiano trovato tale paradiso in Italia? Semplice, ed è il motivo per cui gli italiani hanno votato mister B: meno controlli, meno tasse e soprattutto condoni. Probabilmente gli italiani credono veramente che in questo modo le cose miglioreranno in Italia. Se lasciamo alle piccole e medie aziende la possibilità di pagare in nero i lavoratori e anche di fatturare in nero, manteniamo attiva l'economia del paese. Tuttavia, basta essere un pochino più intelligenti per scoprire che il sistema alla fine ci danneggia maggiormente. Perchè? Beh, per primo l'abbiamo visto con i cinesi: gli italiani si credono furbi, ma alla fine è arrivato in Italia uno più furbo di loro. Chissà quanti opifici cinesi fatturano in nero in Germania o negli Stati Uniti. O forse questo capita solo in Italia? Inoltre la totale deregulation riduce le condizioni di sicurezza nei posti di lavoro, così come meno tasse significa servizi pubblici inefficienti. E' facile per il ministro Brunetta parlare male di chi lavora nel servizio pubblico quando nelle scuole, nei tribunali e nelle caserme manca personale dato che non si assume più. Un esempio? Le carceri. Striscia la Notizia, tempo fa, ha mostrato che esistono tanti edifici carcerari rimasti inutilizzati perhè manca personale nella polizia penitenziaria. Un carcere, per funzionare, necessita di personale, così come gli ospedali, i tribunali, le caserme e le scuole. Ma gli italiani, intelligentissimi, danno ascolto a Brunetta e pensano che tutti quelli che sono stipendiati dallo stato siano dei fannulloni. Ecco è solo un problema di pigrizia, non un problema strutturale che continuerà ad aggravarsi. Infine, anche per gli italiani le cose non miglioreranno. Un esempio, il servizio delle iene sulle case vendute in nero a Barletta. Vuoi una casa? Costa 300.000 euro. 200.000 me li dai in contanti e in nero, 100.000 invece li fatturiamo. Il costruttore si becca palanche di soldi e continua a pagare in nero gli operai mantenendoli in condizioni di estrema insicurezza. Tanto chi controlla? Invece, l'italiano che lavora onestamente, si è appena fatto una famiglia e vuole farsi una piccola casetta se la piglia in quel posto. Come è stato e sarà sempre.

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