sabato 14 marzo 2009

Venti di guerra

In Francia, l'amministratore della Continental Louis Forzy, di fronte agli operai inferociti perchè più di mille verrano licenziati, viene tempestato di uova. In Grecia, squadriglie di casseur distruggono i negozi che vendono oggetti di lusso e vestiti firmati nel centro di Atene. Ma ci sono altri segnali di forti disagi, come la rivolta che si è avuta in Lettonia, che indicano che L'Europa è seduta su una polverier. E qualcuno ha già acceso la miccia. Che succederà? E, soprattutto, cosa succederà in Italia? A differenza della Francia e della Grecia, paesi in cui il dissenso sta assumendo connotati e forme ben precise, in Italia, molto probabilmente, non succederà niente. Continueranno i Talk Show politici dove si discute di questo o di quello, ma non credo che si attueranno forme reali di dissenso. Il motivo? L'Italia è un paese che ha sempre avuto governi di gomma. A differenza di altri paesi, come gli Stati Uniti dove le regole sono chiare e chi sgamma viene punito (guardate cos'è succsso a Madoff, condannato a 150 anni, e fate il confronto con il nostro Tanzi, che fa di nuovo l'imprenditore, ma con i soldi di chi?), in Italia vige la più assoluta oscurità e incertezza. Succede qualcosa? Chi ne è il responsabile? In Italia il concetto di responsabilità è un concetto estremamente ambiguo. Non a caso le leggi e la burocrazia italiane sono tra le più ostiche del mondo, talmente ostiche da scorraggiare gli investitori stranieri. Mi ricordo di un mio amico che ebbe un incidente stradale in Turchia. Nessuno si fece male, per fortuna, e il mio amico aveva ragione: dovevano dargli la precedenza e, invece, gli hanno tagliato la strada. Ma dopo alcuni mesi, non si sa perchè, fu lui a essere condannato per l'incidente e costretto a pagare i danni. Da allora lui non ritornò più in Turchia. Perchè andare in un posto dove un oggetto di color bianco deve per forza essere considerato nero? In Italia è lo stesso: o godi della protezione di qualcuno, oppure stai in campana e in guardia, perchè prima o poi ti può capitare qualche vendetta. Ovviamente, il colpevole non verrà mai scoperto. La classe dirigente italiana è una classe di gomma: è incredibilmente abile a mascherare le sue colpe, così come il popolo italiano è un popolo di gomma: è incredibilmente abile a mascherare i suoi limiti. Alla fine ciò che conta è lo spot pubblicitario. La Calabria, una delle regioni italiane con il maggior livello di corruzione a livello istituzionale, con parenti della 'ndrangheta che occupano posti nelle aziende pubbliche, con la gente che muore per frane sulla Salerno-Reggio Calabria e i treni che si fermano a Lamezia, intanto manda lo spot di Gattuso per publicizzare le bellezze artistiche e paesaggistiche della regione. Come se, avendo qualche tratto di mare limpido o una vecchia cattedrale bastasse a dire che la popolazione è brava e onesta. Talmente brava e onesta da esporta il suo modello di comportamento anche all'estero, come abbiamo visto a Duisburg. E questo vale anche per il resto d'Italia. In Italia non ci saranno gli operai francesi disposti a tutto per salvare il loro posto di lavoro o gli squadristi greci che rompono tutto ciò che costituisce un'immagine falsa e inutile del paese. Il problema veramente importante sarà sempre quello: Beckham rimarrà al Milan?

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