lunedì 14 dicembre 2009

Lo stupido italiano

L'italiano è, fondmentalmente, un emerito imbecille. Questo tenendo conto della lunga storia che abbiamo alle spalle. Non si riesce ad uscire da soliti vecchi errori. Probabilmente, non ne sono sicuro, ma credo che il fondamento di ogni problema in Italia stia nel concetto di "aggregazione". Gli italiani e, in particolare, la patria Italia sono un mero concetto astratto. Gli italiani sono un "aggregato" di individui, anzi, di "famiglie", poichè non si riesce a concepire un'istituzione più grande della famiglia. Al di fuori della famiglia c'è solo il vuoto. "Is there anybody out there?". Mentre in Francia, Germania, Inghilterra c'è un senso di stato e nazione, per cui sì, la famiglia esiste, ma all'interno di un organismo sovrafamigliare, in Italia no. Bisogna leggere "Cristo si è fermato ad Eboli", di Carlo Levi. Il protagonista, confinato in un paesino della Basilicata nota che nelle case la gente tiene solitamente appesi due quadri: quello della Madonna e quello di Roosevelt. Roosevelt? Che c'azzecca Roosevelt? Non dovrebbe esserci il ritratto del Duce? O, al limite, del Re d'Italia? Come si spiega? Forse si spiega con il fatto che molti abitanti del paesino emgravano negli stati Uniti per trovare lavoro. E quando lo travavano mandavano un pò di soldi a casa. Così come fanno adesso gli extracomunitari che arrivano in Italia. I soldi, fatti con il lavoro negli Stati Uniti, indicano che il presidente degli Stati Uniti d'America è più vicino agli italiani del Duce e del Re, che fanno sentire la loro presenza mandando solo l'esattore delle tasse. Lo stato italiano esiste quando ha bisogno di soldi. Non esiste quando è la gente ad aver bisogno di lavoro e soldi. La stessa cosa che sta avvenendo adesso, a più di 60 anni di distanza. Quindi, visto che i problemi sono rimasti gli stessi, ciò vuol dire che non abbiamo imparato niente. non è servita la guerra, il boom economico, gli anni di piombo, gli anni degli yuppie... non è servito a nulla questo lungo periodo di storia. Ora lo stato italiano deve affrontare un gigantesco debito pubblico. La grecia è fallita, ma ha un debito pubblico sei volte inferiore a quello dell'Italia. Non sarebbe una cattiva idea prendere i soldi dai mafiosi e dagli evasori fiscali, nascosti nei forzieri svizzeri o di altri paradisi fiscali. Ma, invece di fare come gli Stati Uniti che vogliono la lista con nomi e cognomi dei furbetti, in modo da individuarli e punirli, garantiamo l'anonimato e una multa del 5%. Ovviamente parecchi faranno di tutto , soprattutto quelli che hanno evaso e rubato di più per tenersi i soldi al sicuro nei paradisi fiscali. Si vocifera che qualche riccone aveva lasciato 10 milioni di euro in Svizzera, e che dopo la sua morte tali soldi sono scomparsi. Gli eredi, ora, devono assumere un sacco di avvocati per farsi ridare i soldi. La voce sembra si riferisca a Mike Bongiorno, anche se i famigliari smentiscono. Vero o non vero che sia, speriamo che i soldi siano spariti, in modo che chi nasconde le sue ricchezze all'estero impari. Ma, poi, perchè nascondere le ricchezze all'estero? L'Italia non è un paese sicuro? Ovviamente no. Ne sa sicuramente qualcosa Mister Big, che anche lui, assieme a Tanzi, ha nascosto un sacco di soldi all'estero. Se neppure il premier si fida a tenere i soldi in Italia... oppure ci sono altri motivi? Come si fa a pretendere che un cittadino normale paghi tutte le tasse, se anche i capi politici nascondono i soldi all'estero, fuori dal controllo della Guardia di Finanza? Per imporre regole agli altri, bisogna essere i primi a rispettarle. Invece, dato che si controllano tivù e giornali, allora si può fare quello che si vuole e mentire agli altri. Si può dire agli stupidi italioti "Pagate le tasse e rispettate le regole", si impongono un sacco di regole stupide, come il divieto di fumo in macchina, si discute se tenere o no il crocifisso in classe o se Amanda Knox è un'assassina o no e poi si tace del fatto che 3,1 milioni di euro del tfr sono stati prelevati dalle casse dell'INPS, che 80 milioni di euro, già stanziati per l'assunzione di nuovi ricercatori sono stati tolti senza alcuna ragione, che la disoccupazione sta arrivando al 10%, soprattutto per i giovani, che sono aumentati i fondi per le missioni militari all'estero. Il solito spot che si sente è che Mister Big deve essere lasciato tranquillo perchè è stato votato dagli italiani. A parte il fatto che il sistema di voto in Italia è ridicolo, dato che sarebbe, secondo me, OBBLIGATORIO consultare la fedina penale di ogni candidato, o sapere se ha qualche causa giudiziaria in corso, il problema è che gli italiani sono STUPIDI o MAFIOSI. Qualcuno voterà Mister Big perchè spera in condoni, o in minori controlli da parte dello stato sulla sua attività. Qualcun altro perchè, ahimè, ci crede veramente. Poi si sono visti i risultati della social card. Vedremo tra un pò gli effetti nefasti sui tagli all'istruzione e, probabilmente, sui futuri tagli alla sanità e alle pensioni. La zattera sta affondando, ma si dovrà, inevitabilmente, arrivare a stupirci dell'affondamento, quando ormai tutti conoscevano le cose già da tempo. Il tessuto si sta disgregando. I leghisti arrivano a dire cose assurde, del tipo che gli immigrati possono entrare in Italia se le aziende lo richiedono. Anche i nostri emigranti ai primo del '900 andavano negli Stati Uniti perhè le aziende americane lo richiedevano. Non è che forse emigravano perchè non tovavano lavoro e volevano farsi una famiglia? I leghisti sono portatori di una loro realtà, nella quale il federalismo non riesce a esprimersi, Mister Big non sa far altro, ormai stancando anche gli altri leader europei, che parlare dei magistrati italiani che stanno attaccando il potere esecutivo. Perchè, come, in che modo, ma, soprattutto, chi? Chi sono questi fantomatici magistrati all'opera contro Mister Big? Ci sono nomi e cognomi? O semplicemente ci sono dei fatti che dimostrano che Mister Big non ha operato correttamente? Adesso si fa una gran pubblicità nella tivù quando si catturano dei latitanti mafiosi, dopo che spatuzza ha detto la sua al processo contro dell'Utri, quando prima, invece, si menzionava il fatto in un trafiletto di pochi secondi. I telegiornali, sebbene durino 30 minuti, nei primi dieci riportano le notizie, soprattutto di cronaca, mente la politica non è altro che un riportare le dichiarazione di Mister Big o di quache suo alleato. Gli ultimi 20 minuti non sono altro che pubblicità, servizi su come lavare e nutrire il cane o, adesso che siamo vicini a Natale su cosa comprare per fare il regalo. Per non parlare dell'angolo cucina. Mentre l'Italia si sfascia potremo consolarci con un buon piatto di spaghetti.

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