giovedì 31 dicembre 2009

L'Italia sul Titanic

Tra un pò finirà il 2009 e inizierà il 2010. Si brinderà al nuovo anno e si scoppieranno i botti. Alla fine dei tg ci sarà il solito discorso del Presidente della Repubblica. Che non starò a sentire come ho smesso di sentire altre cose. Ci sono parecchi segnali, nonostante la totale disinformazione di giornali e tivù, che indicano come l'Italia, così come capitò al Titanic, sta per schiantarsi contro un iceberg. L'iceberg è una metafora. Lo schianto, in realtà, indica il tracollo finanziario dell'Italia, al quale nessuno potrà sottrarsi. Così come è stato in Argentina. Con lo scudo fiscale si spera in una boccata d'ossigeno. Intanto, aspettando l'incasso incerto dei capitali di evasori e mafiosi portati all'estero, si usano i capitali certi del tfr dei lavoratori. Chissà se qualche lavoratore spera di usare parte del tfr per comprarsi casa. Cosa gli risponderanno? E' sempre la solita solfa. A Natale ho letto il libro di Petra Reski, La Santa Mafia. Il libro è divenuto famoso perchè alcune pagine sono state censurate. Parla, ma non solo, della strage a Duisburg a opera della 'ndrangheta. La strage è il segnale che i capitali della mafia girano per l'europa e che, soprattutto in tempi di crisi, fanno comodo a molti politici perchè con quei soldi si possono creare posti di lavoro e far felice la gente, oltre che ricevere qualche bustarella. Siamo al punto che la Mafia è divenuta il motore dell'economia del mondo capitalista? forse sì. Se qualcuno legge tra le righe del libro scova tanti interessanti segnali. Si parla di un Dell'Utri condannato a 9 anni per favoreggiamento alla mafia ma libero visto che ci sono altri due gradi di giudizio. Intanto Dell'Utri manda al diavolo i giudici, e nessun giornalista è presente per narrare i fatti dell'inchiesta. Si parla di palazzi di giustizia fatti da ditte mafiose o costrette a pagare il pizzo, per cui i muri si rovinano già prima che l'opera sia completata. O di aule di tribunale con microfoni rotti e corridoi pieni di fotocopiatrici rotte. O di mafiosi arrestati in massa ma liberi dopo poche settimane grazie agli avvocati e alla burocrazia giudiziaria, lenta, disorganizzata, con pochi mezzi. O di cimici negli studi dei giudici. Intanto i mafiosi prosperano e non sanno dove buttare i milioni di euro fatti con le attività criminali. E quando vengono arrestati dichiarano di essere devoti di Dio e di sperare nel Suo aiuto. Lo stravolgimento totale dei valori. Ma gli italiani che ne sanno? Come i marinai e i passeggeri del Titanic hanno ignorato gli ice warnings, gli avvisi che segnalavano la presenza di iceberg, così gli italiani ignorano i segnali di crisi e l'Italia sta per affondare. Intanto buon anno a tutti, non dimenticando che dal prossimo primo gennaio ci saranno rincari di bollette, benzina, pedaggi autostradali e biglietti ferroviari. Altro segnale del solito andazzo.

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