martedì 6 luglio 2010

Il costo della democrazia

Sicuramente in Italia ci sobo molte persone in grado di fare il Presidente del Cosniglio dei Ministri meglio di Mister B. Io stesso mi metterrei in politica, pur di sostituirlo e sono sicuro che farei un lavoro migliore del suo. L'unica differenza è che non ho i soldi per farmi pubblicità suall tv, sui giornale, nelle strade o offrire pranzi e cene a tutti. Ha ragione Cirino Pomicino: "Bisogna che qualcuni paghi i costi della democrazia". Se solo i ricchi possono andare avanti e proporsi perchè hanno i soldi per farsi pubblicità, allora c'è ben poco da sperare. Beppe Grillo si vanta di essere riuscito a far eleggere persone del Movimento a 5 stelle ad un costo irrisorio. Tuttavia senza una connessione ad internet è difficile venire a conoscenza del programma e dei candidati del movimento. Occorrerebbe una forma più democratica di presentazione dei candidati. Con internet questo si potrebbe fare, ma esiste sempre una forma di esclusione dovuta al fatto che si tratta di una tecnologia che in Italia pochi usano. Rimane poi il problema di garantire la veridicità di ciò che viene messo in rete. Inoltre, il sistema elettorale, che obbliga a scegliere i partiti e non le persone, non favorisce la democratizzazione delle candidature. Alla fine chi ruba e fa parte della "cricca" riesce sempre a stare a galla perchè ha i soldi per comprarsi i voti. Come si può sperare, allora, in un vero ricambio? Tuttavia qualcosa deve cambiare, perchè ormai sono a rischi i risparmi della gente, sono a rischio la scoula, la sanità, le pensioni, è a rischio qualsiasi forma di attività, anche quella del divertimento, dato che bisogna pagarsi tutto. E in una società che non dà occasioni ai giovani e che tratta male gli unici che si adeguano ai lavori umili, come gli extracomunitari, si rischia l'affondamento totale. Bisogna, in qualche modo agire, almeno per riuscire ad accapparrarsi uno dei pochi salvagente rimasti.

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