lunedì 12 luglio 2010

L'impunità fatta sostanza

Adesso salta fuori uno scandalo, quello dell'eolico. Nello scandalo riciccia il vecchio faccendiere Flavio Carboni, divenuto famoso per il caso Calvi. Inoltre saltano fuori i nomi di esponenti importanti del PDL. Il nuovo scandalo accentua la frattura Berlusconi-Fini. Da dove nasce l'inchiesta? Dai fondi europei per le energie rinnovabili. L'Italia eroga parecchi soldi per la costruzioni di impianti ad energi rinnovabile, come le pale eoliche. Chi ha il potere applica la solita strategia. all'ombra di tutto e tutti, si piglia i soldi e poi li trasferisce in qualche fondo estero. Per cui i bosso politici e gli imprenditori collusi si fanno dare i soldi, magari ne spendono un pò per far vedere che qualcosa fanno (non è detto che funzioni) e poi via col vento. Chi dovrebbe vigilare su tutto questo? Il governo (AH AH!)? La magistratura? Il fido Tremonti? La Guardia di finanza? Il vigile di Castrovillari? Il mio vicino di casa? Sicuramente non i giornalisti, troppo impegnati a "fare" invece che "dare" le notizie. Che dobbiamo fare? E poi, magari, ci becchiamo qualche sanzione dalla UE. E chi la paga la sanzione? Provate a indovinare. Noi non possiamo vigilare, perchè non siamo liberi di scegliere. Vigilerà il Padreterno, allora. E' tutta una macchinazione, che, alla fine lascia sempre un pò più di sporco e un pò più di povertà, trane per chi, intanto, s'è gonfiato le tasche. Poi sentenza o non sentenza, tra leggi ad personam, depenalizzazioni, prescrizioni abbreviate e triplo grado di giudizio, per non dire della compiacenza di certi giudici. L'unico vero rischio è la brutta figura, ma anche quella scomparirà con la scomparsa delle intercettazioni. Si arriverà, finalmente, all'inculata totalmente indolore.

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