sabato 10 aprile 2010

E-lezioni

Che lezione possiamo trarre dalle ultime elezioni? Tutti a dire che ha vinto il centrodestra. Quelli del centrosinistra, probabilmente delusi dall'inefficacia del can-can mediatico contro Bertolaso e Mister B, si sfogano contro la prima timida apparizione dei grillini in politica. Quindi grande vittoria di Mister B che strappa ben 4 regioni al centro sinistra. Ma... forse non il centro destra non è una colazione così unita come cerca di far apparire. Sicuramente colpisce il balzo in avanti della Lega Nord e subito Bossi sta cercando di accelerare sul pedale del federalismo. Non solo, Bossi ha dichiarato di volersi candidare al posto di sindaco di Milano. Probabilmente è lecito pensare che il Nord è di pertinenza della Lega. Ora, forse, inizia il processo che dovrà determinare un nuovo assetto della società italiana. La classe dirigente forse non ha idee molto chiare. Il federalismo è un processo che implica molti puti oscuri. Però si può fare una valutazione preliminare. Sappiamo che il Nord garantisce occasioni di lavoro, essendo industrializzato. In questi ultimi tempi molti extracomunitari hanno trovato lavoro nelle fabbriche del Nord. La società italiana del Nord sta diventando una società pluralista, multietnica e multirazziale come negli Stati Uniti. Sicuramente questa trasformazione sta generano tensioni nel tessuto sociale del Nord. Il Sud, invece, è ancora caratterizzato da arretratezza economica. Chi sa fare qualcosa emigra, la mafia continua a fare i suoi affari, le amministrazioni locali a sperperare soldi. In Italia esiste ancora la cattiva cultura di considerare le istituzioni come territori di propria pertinenza. La parentopoli italiana, per cui negli ospedali, nelle strutture pubbliche, nelle scuole si piazzano i propri figli, parenti o amici, è considerata una procedura normale. L'idea, alla base del federalismo, è la seguente:
1. Ogni ente deve riuscire a erogare servizi facendo affidamento solo sul suo budget. Non deve sperare nel soccorso di altri enti nel caso di un deficit di bilancio.
2. Sulla base del primo principio, ogni ente deve ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse. Per ottimizzazione si intende che la gente assunta negli enti abbia la massima competenza e professionalità. Quindi si deve smettere con la normale procedura della parentopoli.
3. Ogni ente sarà responsabile e perseguibile per la qualità dei servizi che eroga. Se il comune, la provincia o la regione non riescono a fare le cose che devono fare, allora ogni cittadino ha diritto ad attivare una class action contro l'ente.

Se il federalismo viene inteso in questo modo, le cose probabilmente miglioreranno. Si affermerà il principio della competenza e della responsabilità.

Nel Nord forse questi concetti sono più facilmente compresi. Nel Sud forse un pò meno, visto che l'unica arma per la persona brava e onesta è l'emigrazione. Il problema maggiore per il Sud sono le tante occasioni mancate per creare un tessuto imprenditoriale sano. In un'ottica federalista, è necessaria l'idea di una classe imprenditoriale sana, nel senso di una classe che si occupa dell'attività produttiva garantendo le qualità dei beni e dei servizi che offre. Se in una regione non esiste nessuna impresa in grado di garantire questo, il declino è inevitabile. Purtroppo queste sono cose appartengono alla coscienza delle persone, per cui è impossibile pensare di fare delle valide previsioni al riguardo.

L'Unità d'Italia non è stato altro che un processo di aggregazione di piccoli staterelli italiani. Alla fine, la classe dirigente italiana, nemmeno in epoca fascista, è riuscita ad omologare e omogeneizzare le diverse componenti sociali della penisola. Ha sempre applicato la politica della botte piena e della moglie ubriaca. Questa politica è fallimentare, ma il genio italico è riuscito, in qualche modo a mantenerla attiva dal 1861. Il trucco è sempre quello di spostare la solita pezza per tamponare i nuovi buchi che si formano. Ad esempio l'attuale governo ha pensato di usare il TFR degli italiani per tamponare altre voci di spesa. Con il federalismo questo trucco non dovrebbe essere più possibile. Almeno si spera, altrimenti, come è stato fatto in Grecia, dovranno venire anche da noi gli impiegati della BCE per controllare la correttezza dei nostri conti.

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