martedì 17 febbraio 2009

L'emergere del nuovo

Anche la Sardegna è stata conquistata dal Gruppo Berlusconi (non definisco il PDL un partito, dato che chi vi fa parte non fa altro che obbedire al boss). Questo fatto pone un'interessante spunto di riflessione: nonostante le continue lamentele e i problemi della situazione attuale, il centrosinistra non attira più i voti della gente. Forse è dovuto al fatto che il Gruppo Berlusconi da una migliore impressione di efficienza e produttività. Non sembrerebbe, visto che, e questo è palpabile giorno dopo giorno, l'aria di crisi si respira a pieni polmoni. Basta fare un giro per negozi: c'è un sacco di roba invenduta nonostate i forti sconti. No il problema è un altro: mancano personaggi politici nuovi, gente stile Obama. Adesso Obama è famoso in tutto il mondo, ma solo qualche anno fa chi lo conosceva? Dove sono i nuovi personaggi politici in Italia? Non ci sono, dato che il problema maggiore è che gli italiani sono difficilmente governabili. L'italiano, fondamentalmente, è colui che coltiva il proprio orticello. Chi si preoccupa del proprio orticello è colui che non ha una visione sistemica (una volta si diceva lungimirante) delle cose. La visione lungimirante ha un suo vantaggio. Qualcuno si ricorda dello sbarco in massa nel 1991 a Bari degli albanesi? Quello fu solo l'inizio del problema del continuo sbarco dei clandestini. Il crollo del muro di Berlino, la fine dei regimi comunisti, ha segnato l'inizio di una nuova era. Purtroppo quello fu anche il periodo di Mani Pulite. In Italia si registrò una crisi della vecchia partitocrazia. Ma se allora ci fosse stata una classe dirigente lungimirante, probabilmente oggi non si vivrebbe in un continuo stato di crisi per l'immigrazione. Cito questo esempio per dire solo che i problemi degli altri, prima o poi, finiscono per diventare nostri problemi. Così come il problema che non viene risolto oggi, inevitabilmente ricadrà sui nostri figli. Come non vedere che gli italiani, in Italia diminuiscono, mentre aumentano gli stranieri? Qualcuno potrà dire che tra 50 anni la religione cattolica sarà ancora quella prevalente in Italia? Gli italiani non sono lungimiranti, così come non lo è la classe politica italiana. Ciò significa ridursi a semplici spettatori degli eventi storici, mentre potremmo essere degli attori protagonisti della storia. Questo vuol dire che qualcuno dal di fuori, un novello Carlo VIII, dovrà preoccuparsi per noi (Gheddafi, forse?). La questione rimane irrisolta: da dove dovrebbe emergere il nuovo in Italia?

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