giovedì 21 maggio 2009

Italia in crisi (5)

Ci sono alcuni segnali che indicano che, come al solito, il pifferaio di Hamelin ci sta conducendo verso un burrone. Il primo segnale è il confronto tra il caso Mills e e lo scandalo dei rimborsi spese in Ighilterra, che ha costretto il portavoce della camera Michael Martin a dimettersi. Una "gola profonda" per 170 mila sterline, mi sembra, ha venduto al Daily Telegraph documenti comprovanti che i parlamentari inglesi usavano i soldi della tasse per comprarsi case o rimborsare vacanze ecc... Il Popolo inglese (qui uso la prima lettera maiuscola, per dimostrare che i cittadini inglesi hanno una loro dignità) ha fatto il seguente ragionamento: "Ma con la crisi che c'è e la disoccupazione galoppante, con gente che non sa nemmeno come comprarsi da mangiare, possibile che i nostri politici debbano godere di un trattamento speciale. Perchè devono considerarsi più uguali di altri?". Bella domanda, a cui hanno fatto seguito proteste ed indignazione. Quindi le dovute dimissioni di Martin. Probabilmente, in futuro, quei parlamentari non verranno più votati. Il popolo italiano (e qui è doverosa la minuscola) non si indigna per la storia di Mills. Anzi. si indigna qualcun altro, che a questo punto tira fuori la tiritera del complotto politico. Peccato che un giudice, in Italia, il bel paese dove per essere condannati definitivamente bisogna fare almeno tre processi, non può motivare la sentenza, che è pubblica, solo con le fantasie. Ogni sentenza è scritta su centinaia di pagine perchè bisogna spulciare tutte le prove, le testimonianze, i dati. Ci voglioni mesi per scriverla. Ma il punto più importante è il concetto di puzzle. Come nel più tipico racconto di Conan Doyle, il detective Sherlock Holmes deve essere in grado di connettere tutti i pezzi del puzzle per scoprire la realtà dei fatti e quindi individuare il colpevole. Ora, una persona itelligente può da solo raccogliere i dati e cercare di capire quale scenario permetta di integrare tutti i fatti. Molto probabilmente, lo scenario che riesce ad integrare il maggior numero di fatti è quello più aderente alla realtà. Quale scenario è più aderente alla realtà? Quello di un personaggio politico che le ha provate tutte per mantenere il suo potere economico politico, o quello di una gang di magistrati e oscuri personaggi, invidiosi del potere di una sola persona? Questi invidiosi, tra l'altro, sarebbero tutti di sinistra, ma quale sinistra? Ci sono ancora partiti di sinistra, in parlamento? C'è ancora una partito comunista finanziato dal KGB russo? In un blog precedente citavo la fattoria degli animali di Orwell, dove i maiali al potere davano la colpa di tutto ciò che non funzionava a Palla di Neve, il maiale che era stato scacciato appena dopo la rivoluzione. Palla di Neve era ormai out, come si dice, fuori dal gioco, ma ritornava sempre utile per giustificare di fronte agli altri (il popolino) le scelte dei maiali al potere (il governo). Lo scenario plausibile, nella fattoria degli animali, era che la rivoluzione aveva eliminato una vecchia classe dirigente (l'uomo) per sostituirla con un'altra (il maiale). Lo scenario non plausibile era che esistevano "oscuri" nemici, "sovversivi" che stavano complottando contro la nuova società o, meglio, contro il nuovo governo. Ovviamente gli animali della fattoria credettero alle parole dei maiali e la storia finì come sappiamo.
Altro segnale: il caso Noemi. Chi è realmente Noemi e perchè è tanto legata al premier? Vi ricordate Clinton e la Lewinski? Per anni Clinton fu tormentato per il suo rapporto extraconiugale. L'equazione è semplice: se uno mente alla propria moglie, a maggiore ragione mentirà al paese. Come possiamo fidarci di una persona del genere? Già. Il popolo (sempre con la minuscola) italiano, invece, si limita a considerare il caso come un semplice affare privato. Ma facciamo ora una domanda: se salite su un aereo e vi viene detto all'ultimo minuto che il comandante dell'aereo è un drogato, che fate? Saltate giù dall'aereo e ringraziate la persona che vi ha avvisato per tempo, oppure rimanete sull'aereo e dite al tipo che vi sta avvisando di non importunarvi dato che se il comandante si droga è un suo affare privato. Certamente qualcuno dirà che questo esempio non calzi tanto con il caso Noemi. Ma è normale che un 71enne frequenti una 18enne? A me questo fatto preoccupa e molto.
Altro segnale: confindustria, che, tramite il Presidente Marcecaglia, nonostante il "peggio sia passato", afferma che "le difficoltà non sono finite". Tra i tanti problemi, due preoccupnao la Confindustria: uno è il pericolo di sfaldamento della società italiana, nel senso che ad un certo punto il sistema di norme che regge la società può incepparsi, soprattutto a causa del disagio sociale. Confindustria vorrebbe che i sindacati tenessero più a freno i lavoratori (ma la storia di Rinaldini sembra dimostrare il contrario) e, nello stesso tempo, chiede allo stato di predisporre gli ammortizzatori sociali (la cassa integrazione, per intendersi) ai nuovi disoccupati. Credo che, però, l'interlocutore principale di Confindustria dovrebbero essere le banche e non lo Stato e i sindacati dato che sono le banche a tenere i cordoni della borsa, ora come ora. Un altro problema messo in evidenza da Marcegaglia sono i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese private. La PA non paga le imprese giustificando il fatto che si aumenterebbe il debito pubblico. Ma come è messa veramente, da un punto di vista economico, la PA, alias scuola, università, poste, treni, ospedali?
Infine come ultimo segnale un altro sondaggino, questa volta di Demos, in cui segnalo che la maggior preoccupazione degli elettori italiani è la disoccupazione, a seguire sono criminalità, costo della vita e qualità dei servisi socio-sanitari. Stranamente, le tasse, come preoccupazione, sono diminuite. Anzi no, visto che il cavallo di campagna dell'attuale governo era la diminuzione delle tasse. Ma come la mettiamo allora con il problema criminalità e servizi socio-sanitari? Non è che, forse, diminuendo le tasse, funzionano peggio la polizia, gli ospedali e le scuole? Oppure giustifichiamo di nuovo il tutto innalzando il teorema Brunetta e cioè che nella PA sono tutti fannulloni? Credo che, comunque, per gli tialianai sia ancora inutile preoccuparsi visto che disoccupazione, criminalità costo della vita continueranno ad aumentare e la qualità dei servizi socio-sanitari continuerà a diminuire. Non stiamo forse sforando il tetto di 1800 miliardi di euro di debito pubblico? Non abbiamo una diminuizione di produttività del 23%? La colpa? Dei fannulloni nella PA, dei comunisti mangiabambini, degli immigrati clandestini. Certo che, se il popolo (ancora la minuscola) italiano continua a preferire la musichetta del pifferaio di Hamelin, allora...

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