domenica 17 maggio 2009

sondaggi

C'è un interessante sondaggio che circola in giro, quello dell'IPSOS commissionato dal sole 24ore. Se qualcuno lo vuole vedere vada al sito http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=3369. Ciò che emerge di interessante da questo sondaggio è che operai, disoccupati e casalinghe preferiscono votare il cetnrodestra, mentre impiegati, giovani e laureati preferiscono votare centrosinistra. Apparentemente, sembrerebbe che il centrosinistra sia in crisi perchè non riesce ad attirare i voti delle fasce più deboli. La spiegazione risiederebbe nel potere mediatico del centrodestra: il possesso di tv e media del leader del centrodestra favorirebbe la tendenza a votare per il centrodestra nelle fasce più umili o con titolo di studio più basso. Tuttavia ci sono anche parecchie persone, che rientrano nella categoria di coloro che svolgono professioni elevate o lavoro autonomo che tendono a votare soprattutto centrodestra. E probabilmente queste persone hanno anche un titolo di studio elevato. Il punto è che il sondaggio poteva essere un pò più articolato, per poter capire quali sono effettivamente i fattori che spingono la gente di diverse professioni e titolo di studio a votare a destra o a sinistra. Sicuramente, le motivazioni non sono uguali per tutti. Proviamo a delinearne alcune possibili.

I lavoratori autonomi sicuramente votano centrodestra per pagare meno tasse. Probabilmente questo vale anche per chi ha uno stipendio elevato. Gli impiegati e gli insegnanti prediligono il centrosinistra a causa della campagna "Brunetta" contro i fannulloni nella pubblica amministrazione e a causa dei continui tagli del governo nel settore pubblico. Gli operai probabilmente votano centrodestra perchè se prima l'esigenza era uno stipendio adeguato, adesso il timore di perdere il posto di lavoro prevale su tutto il resto. Quindi una politica a favore delle imprese dovrebbe tradursi in una poltica per il mantenimento dei posti di lavoro. Vedremo cosa farà la Fiat nei prossimi giorni. Sicuramente se questa fosse la causa, per gli operai i tempi futuri non saranno benevoli, dato che, posto di lavoro o no, le imprese hanno il problema di far quadrare i loro bilanci e soprattutto di pagare i debiti contratti con le banche. Quindi il posto agli operai è un problema secondario. Per gli studenti e i giovani, probabilmente il centrodestra non fa nulla per garantire loro un futuro sicuro, per cui preferiscono ancora votare centro sinistra. Infine arriviamo alle categorie più difficili: pensionati, disoccupati e casalinghe. Perchè questi votano centrodestra, dato che il centrodestra se ne frega di loro? I pensionati forse pensano di mantenere intatte le loro pensioni. Ma se in Italia aumentano i disoccupati, chi darà i soldi all'INPS per pagare le pensioni? O forse i vecchietti pensano veramente che il governo di centrodestra si preoccupi per loro? Più realisticamente, il governo cerca di ridurre le pensioni al minimo trovando il modo, però, di preservare il favore dei vecchietti nei loro confronti. I disoccupati probabilmente credono nella favola che la crisi è alle spalle. Sappiamo tutti che è meglio attaccarsi a qualunque speranza, anche se infondata, piuttosto che cedere alla più cupa disperazione. Infine le casalinghe. Probabilmente per quest'ultime vale la motivazione del potere mediatico del centrodestra. A furia di guardare la De Filippi si sono rimbambite e pensano che in Italia l'unico vero problema è sapere con chi si fidanzerà il tal o la tal tronista.

Il sondaggio dell'IPSOS, indipendetemente dal modo in cui lo si interpreti, evidenzia uno stato di crisi nell'elettorato italiano. Non è più come una volta, in cui i politici potevano far leva su consolidate tradizioni ideologiche di sinistra, cattoliche o liberiste. Non esistono più ideologie, ma malesseri sociali che spingono gli elettori a trovare la via più conveniente per loro. Se l'ideologia riesce, in qualche modo a unificare foze sociali diverse tra loro, l'assenza di un riferimento ideologico spinge ciascun gruppo sociale, anzi ciascun singolo individuo, a votare in base unicamente alla sua convenienza. Quindi la politica diventa marketing: come una ditta che produce una certa merce fa un sondaggio per sapere quanto è gradito ai consumatori il suo prodotto, così ogni partito politico fa un sondaggio per sapere quanto è gradito ai suoi elettori. Ma la capacità di progettare il futuro dell'intera Italia dove va a finire?

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