martedì 14 luglio 2009

I bocciati

Sui giornali appaiono titoloni che affermano che quast'anno il numero di studenti bocciati alle medie e alle superiori è aumentato. Era ora che la si smettesse con il finto buonismo. Non c'è niente di peggio che convincere un somaro di essere bravo. Se si pretende poco si ottiene poco. Nello stesso momento il ministero della entrate afferma che il 50,5% degli italiani dichiara un reddito inferiore ai 15 mila euro annui. Il reddito medio annuo è di 18.892 euro (per i pochi che si intendono di statistica, bisogna vedere come è stato calcolato il reddito medio. Uno conto è fare la media aritmetica, un altro la mediana). Adesso il fisco scopre che gli italiani sono poveri. Un altro indice interessante è il crollo del gettito iva, che indica una riduzione degli acquisti. Dunque, gli italiani nel 2007 sono poveri. Ma sarà vero? Adesso Tremonti sta presentando un ddl per il rientro dei capitali fuggiti all'estero. La ricetta? Sempre quella: condono. In Italia le banche sono l'unica istituzione economica che regge. Ma perchè io, se dovessi essere un riccone e avessi capitali all'estero, dovrei far rientrare i miei soldi in Italia? Per investirli in bondo Parmalat? Per investirli nella neo fallimentare CAI ex Alitalia? Per investirli nella new economy italiana, in un paese che, a differenza di altri, non ha l'e-commerce perchè le poste funzionano male? In un paese privo di concorrenza dove fanno soldi solo coloro che godono di agganci politici (vedi voce tangenti)? L'unica cosa per cui varrebbe investire soldi in Italia sarebbe quella di dare alla mafia l'opportunità di emttere azioni in borsa. Se così fosse, io le comprerei subito, visto il fatturato di 130 milioni di euro all'anno. Ora Tremonti dichiara che il debito pubblico aumenterà. Riusciremo a sfondare il tetto dei 1800 miliardi di euro entro quest'anno? Ritorniamo all'antica domanda: chi comanda veramente in Italia? Le banche, o meglio, la BCE. I governi non sono altro che ragionierati, enti di ragioneria che devono far quadrare i bilanci. E che fa il governo italiano? Spera in tempi migliori. D'altronde lo slogan non è che la crisi è solo una paura,un fatto psicologico? Purtroppo i nostri ragionieri sono dei mediocri ragionieri. Gli attuali ragionieri sono bocciati. Forse arriverà qualche soldo da Gheddafi che ha bisogno di autostrade e ferrovie. Ma contro i veri nuovi giganti, come Cina, India e Brasile, che facciamo? Non credo sia finita la minaccia di tempi duri. Abbiamo a che fare con un ferito che continua a perdere sangue. Quanto durerà? Che energie sono attivate in Italia per uscire dalla crisi? Cosa investiamo per i futuri settori strategici dell'economia:
1. fonti energetiche alternative al petrolio
2. nanotecnologie
3. bioingegneria
4. nuove tecnologie elettroniche
Chi ci farà uscire dalla crisi?

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