martedì 28 luglio 2009

Mentire con le statistiche

"How to lie with statistics" è un bel libro di Darrell Huff, che, anche se un pò datatao (risale agli anni '50), spiega per benino come sia facile intortare la gente con i dati statistici. Basta semplicemnte sottolineare certe cose piuttosto che altre. In questo modo, come fa una abile illusionista, si distoglie l'attenzione dal vero trucco che permette, ad esempio, di fare credere alla gente che le azioni di una data società stanno aumentando, se si ha bisogno di qualche nuovo investitore, che la media di reddito pro capite è più bassa (se si deve decidere di aumentare le tasse) o più alta (se si deve convincere qualcuno che sta acquistando casa in un quartiere di brava gente). C'è un vecchio detto: "Ci sono le bugie, le bugie maledette e le statistiche". Forse c'è un 70% di probabilità che quel che dico sia vero all'80%. Avete capito qualcosa? Tutto questo per introdurre il famoso sondaggio di Euromedia Research, il cuo amministratore delegato è Alessandra Paola Ghisleri. Il sondaggio dice che la fiducia nel presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è al 68,2%, mentre quella nel Governo è al 56,1%. Come sono stati ottenuti i dati. Con il metodo CATI: si telefona a casa delle persone e si rivolgono loro delle domande. In tutto sono state ottenute le risposte da un campione di 1000 persone, tutte aventi diritto al voto. Tutti quelli che hanno una minima conoscenza della metodologia statistica sanno che è importante disporre di campioni rappresentativi. Dato che è praticamente impossibile intervistare tutti gli italiani, allora conviene selezionare un piccolo gruppo di persone. Si sa, però, che il gruppo più è grande, più e rappresentativo. Non ha senso basare il sondaggio sulle risposte di una sola persona. C'è però un altro piccolo problema: l'anonimato. Se un intervistatore ti telefona, forse sa anche dove abiti e il tuo nome. Provate a pensare a un sondaggio sponsorizzato dalla Guardia di Finanza, in cui alla gente si chiede se è un evasore. Nessuno afferemerebbe di esserlo anche se, in realtà, ha evaso le tasse. Questo perchè dato che ti telefonano sanno come ti chiami e dove abiti. In questo caso bisogna essere molto prudenti nelle risposte. Oppure rifiutare di rispondere. Quanta gente ha rifiutato di rispondere nel sondaggo della Euromedia Research? E perchè? Forse perchè non apprezzava l'operato di Mister Big? E magari chi ha accettato di rispondere era già ben predisposto verso il premier. Oppure, chi ha risposto ha mentito, sapendo di poter essere rintracciato (non basta dire semplicemente che i suoi dati personali saranno tutelati in base alla legge sulla privacy: sapere che qualcuno ti conosce è più che sufficiente per influenzare le risposte), affermando di apprezzare il premier, mentre, in realtà, non è vero. Quindi prenderei cone le pinze il sondaggio del 68,2%. Poi mi chiederei chi finanzia Euromedia Research. non sarà per caso Mister Big? E allora perchè dargli notizie che potrebbero spiacergli o risultargli dannose? Quindi, c'è un 75% di probabilità che la fiducia al 68,2% nel premier sia falso. Ma poi che vuol dire fiducia? Fiducia nel fatto che sia inaffidabile?. Forse gli italiani pongono una fiducia al 68% che il premier sia inaffidabile. Cancelliamo l'ultima proposizione e otteniamo la fiducia al 68%. Quindi, come ultimo consiglio, suggerisco di considerare la fiducia al 68% nel premier sballata per l'87%. Spero anche che Mister Big non ponga, a sua volta, fiducia in tali sondaggi e che li usi come uno dei tanti modi per mentire.

Nessun commento:

Posta un commento