venerdì 3 luglio 2009

Ingarbugliamento all'italiana

Prima parlavo di golpe all'italiana. Ora parliamo di ingrabugliamento all'italiana. Il classico malcostume italico di sollevare polvere ad ogni scandalo. Si tira in ballo tutti. Tutti sono colpevoli, nessuno è innocente. Poi la scelta è puramente una questione di cricca. Se tu se di quella cricca, rimani con loro, chiarezza o no. Mentre in Russia, almeno nell'era Gorbaciov si parlava di glasnost, trasparenza, in Italia tutto rimane oscuro, indecifrabile, complesso, impenetrabile. Non si capisce quali giri stanno emergendo dalle indagini della procura di Bari, quali giri stanno emergendo dalla cena tra i giudici della Corte Costituzionale e Berlusconi, quali tra gli Agnelli e i conti esteri. Almeno negli USA l'unica situazione poco chiara è l'affidamento dei figli di Michael Jackson. Purtroppo ci dovrebbe essere un corretta informazione e giornalisti che facciano indagini, anche se poi a far indagini serie si rischia di fare la fine di Ilaria Alpi o Mauro De' Mauro. Alla fine sarà solo il tempo a permetterci di capire come sono andati realmente i fatto, quando la frittata è stata fatta. Non è solo un problema di informazione, bensì di azione. Per agire bisogna prima sapere. Ad esempio, che sta succedendo all'interno della Chiesa con i Lefevriani? Siamo di fronte ad un ritorno ai dogmi pre concilio 2°? Chiaramente l'assenza di informazione significa subordinazione: chi non è informato è doverosamente fuori dai giochi. Chi è fuori dai giochi è un impotente al quale rimangono due strade: strafottersene o spaccare tutto. Quello che avviene al G8 è sempre la solita filosofia: c'è chi decide per tutti (senza necessariamente sentire di spiegare chiaramente il perchè) e c'è chi cerca di far capire che ci sono anche gli altri, i quali avrebbero la loro da dire. Vedremo come andrà a finire, così come vedremo quello che succederà in Italia per gli extracomunitari. Alla fine si è deciso con la soluzione peggiore: sbattiamo fuori il diverso perchè mette in crisi il nostro sistema di vita. I cinesi hanno capito che il paese delle "non-regole" è per loro una cuccagna; albanesi e rumeni si sentono a casa loro, sfruttando appieno il sistema di impunità all'italiana; i neri, che molto spesso cercano lavoro, forse faranno come i neri degli USA quando vedono filmati di poliziotti bianchi che massacrano di botte un nero; gli zingari continueranno come prima a fare di testa loro. Rimaniano in paese delle "non-regole", il paese dove tutto è oscuro e poco chiaro, dove tutto è confuso, dell'eterno confine tra luce e ombra.

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