mercoledì 15 luglio 2009

Lo scandalo Watergate

Rivedendo un vecchio film in TV, "Tutti gli uomini del presidente", i cui attori protagonisti erano Robert Redford e Dustin Hoffmann, sullo scandalo Watergate, mi è venuto da chiedermi il perchè in Italia non siano mai esistiti dei Watergate. E', vero che ci fu Tangentopoli, ma da tangentopoli ad oggi sono succssi altri scandali che non hanno lascito strascichi. Paradossalmente, dopo tangentopoli, sembra di essere ritornati ad una situazione di impunità totale. Qual'è il problema? Il problema è decidere se vogliamo vivere in una democrazia o in una dittatura. Se viviamo in una democrazia, ciò significa che tutti (ma proprio tutti) devono attenersi alle regole. Se viviamo in una dittatura, solo alcuni devono attenersi alle regole. Gli altri godono di "privilegi" speciali. Gli scandali alla Watergate sono , in realtà, un segnale positivo. Lo scoppio di uno scandalo rivela che nella società sono presenti anticorpi (stampa, giustizia, commissioni d'inchiesta, investigatori, ecc...) che consentono di smascherare tutti i sotterfugi e tentativi illegali di aggirare le norme democratiche per pivilegiare alcuni a scapito di altri.

Per chi non si ricordi del Watergate, facciamo un breve riassunto dei fatti accaduti. Lo scandalo prende il nome dal Watergate Complex di Washington, un complesso di edifici, adibito ad Hotel, dove si riunivano i membri e i candidati del partito democratico. Siamo ai primi anni '70. Negli USA c'è appena stato il '68, si sono anifestati i movimenti hippye pacifisti e contro la guerra in Vietnam. La guerra, ogni anno che passa, appare sempre più inutile e dispendiosa agli americani. I membri del partito Democratico sono contrari alla guerra, mentre favorevoli sono i Repubblicani. Nel 1970 diventa presidente Richard Nixon, che riesce a farsi eleggere dopo aver fallito le elezioni del 1960, quando gareggiava contro Kennedy. Kennedy rimane, nella memoria degli americani, come l'esempio del miglior presidente americano, secondo forse a Lincoln. Come Lincoln viene, però, ammazzato. Forse negli USA i buoni presidente, pe run motivo o l'altro non sono molto apprezzati. A parte questo, Nixon è diventato l'emblema del "male", il simbolo per antonomasia del politico corrotto. Descriviamo le varie fasi dello scandalo:

1. Gli "idraulici". Il tutto inizia nel Giugno del 1972, quando un addetto alla sicurezza del complesso Watergate scopre del nastro adesivo che impedisce ad una porta esterna di chiudersi. Insospettitosi, chiama la polizia che, alla fine, dopo un appostamento cattura 5 persone: Bernard Barker, Virgilio González, Eugenio Martínez, James W. McCord Jr. e Frank Sturgis. si scoprirà ins eguito che queste persone entravano nella sede del Partito Democratico per inserire delle microspie. La notizia suscitò subito scandalo. Qualcuno spiava i membri del Partito Democratico. Ma chi? Uno degli arrestati, McCord, avena annotato, sull'agendina, il nome di E. Howard Hunt, ex agente CIA che aveva lavorato per la CASA Bianca. Anche McCord era un ex agente CIA. Che c'entra la CIA? Abbiamo a che fare con un fenomeno, molto noto in Italia, quale quell dei seriviz segreti deviati di stampo piduista?
2. "Gola Profonda". Gola profonda è il titolo di un film porno di Roger Damiano, che uscì proprio nei primi ani '70. E' anche il nome di una fonte segreta di informazioni che venivano usate dai giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein per i loro articoli sul Washington Post. Come si vede bene anche nel film "Tutti gli uomini del presidente", i due giornalisti ebbero il merito non solo di tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sullo scandalo Watergate, ma riuscirono anche e venire a capo di un sitema diffuso di corruzione all'interno del Comitato per le Rielezione del Presidente (CPR). Ora sappiamo chie era Gola profonda: il numero due dell'FBI William Mark Felt. Felt, probabilmente, sentì l'esigenza di informare i due giornalisti, in quanto scandalizzato dal sistema di corruzione del CPR che, però, andava a includere anche enti governativi. Non solo anche l'FBI e la CIA erano coinvolte. Cosa scoprirono i giornalisti? Scoprirono ingenti movimenti di denaro, oggi diremmo di fondi neri, dentro il CPR. Inoltre, scoprirono che dietro a questi movimenti di denaro stavano persone legate alla Casa Bianca a e quindi al presidente Nixon. Nixon sapeva qualcosa?
3. I "Nastri segreti". Esiste, all'interno della Casa Bianca, un sistema di microfoni per registrare tutto ciò che viene detto. In seguito allo scandalo Watergate, fu attivata una commissione d'inchiesta da parte del Senato degli Stati Uniti. Nel Luglio del 1973, il vice consigliere del Comitato Watergate D. G. Sanders chiese ad Alexander Butterfield, vice assistente al presidente, se ci fosse un qualche tipo di sistema di registrazione alla Casa Bianca. Questi rispose di si. Il responsabile delle indagini per conto del Senato, il procuratore speciale Archibald Cox fa richiesta dei nastri alla Casa Bianca, che rifiuta in nome del privilegio dell'esecutivo (una specie di Lodo Alfano dell'epoca). A questo punto le indagini subiscono uno stop. Mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti valutava se il privilegio dell'esecutivo poteva essere imposto, Nixon licenziò il procuratore generale Richardson e il suo vice William Ruckelshaus perchè non erano riusciti a far licenziare Cox (la toga rossa dell'epoca). Alla fine Cox fu licenziato, ma le indagini furono risprese da un altro procuratore, Leon Jaworski, che alla fine riuscì a farsi dare i natri originali dalla Casa Bianca. Stranamente, nei nastri mancavano pezzi di conversazione di Nixon con i suoi assistenti. Per questo motivo venne accusata una segretaria della Casa Bianca, Rose Mary Woods, che disse di aver involontariamente disattivato i microfoni spostando un piede. La tesi della segretara non reggeva in aula, sia perchè era praticamente impossibile con un piede spegnere i microfoni, sia perchè nei nastri v'erano parecchie cancellazioni, e ciò non poteva essere attribuito al solo caso.
4. "The Smoking Gun". Herbert Porter, uno dei collaboratori alla campagna elettorale di Nixon, dichiarò di aver testimoniato il falso di fornte all'FBI. Herbert Kalmbach ammise di essere responsabilie di attività illegali durante la campagna elettorale di Nixon. Lo staff di aiutanti di Nixon per la campagna elettorale venne accusato dal gran giurì. Lo stesso avvenne per il governatore della California, il repubblicano Ed Reinecke, accusato di spegiuro. Sebbene Nixon non fosse stato direttamente accusato di alcunchè, ormai il numero di collaboratori e assistenti condannati del Presidente era così elevato (possibile che Nixon non si fosse accorto di nulla?) che la Camera dei Rappresentanti degli Sati Uniti decise per l'impeachment del Presidente. Nixon fu condannato per abuso di potere e ostacolo al Congresso. Inoltre, nel frattempo, venne scoperta una cassetta con registrati i dialoghi tra Nixon e Haldeman, in cui Nixon dice ad Haldeman di trasmetter eun falso comunicato da parte della CIA all'FBI sulla necessità di copertura delle prove per motivi di sicurezza nazionale. Questa cassetta viene definita come una "pistola fumante", ossia la prova che evidenzia, una volta per tutte, il coinvolgimento di Nixon nel Watergate. L'8 agosto Nixon resignò le sue dimissioni.

Il Watergate fu uno dei più grossi scandali che portò, per la prima volta nella storia degli USA, alle dimissione del Presidente. L'Italia, in fatto di scandali, purtroppo, non è seconda rispetto agli USA. Anzi. Il problema è che, soprattutto, in questi ultimi anni, il rischi di un Watergate è praticamente nullo. Perchè?
1. Mancano organi di stampa come il Washington Post e, principalmente, giornalisti del tipo Bob Woodward e Carl Bernstein in grado di svolgere indagini per informare e mantenere attiva l'attenzione dell'opinione pubblica.
2. Mentre negli USA viene mantenuta una forte separazione tra i le varia istituzioni federali (Presidenza, Cogresso, Corte Suprema), in Italia c'è una continua interferenza di una istituzione contro l'altra. Quale istituzione italiana, oggidì, accuserebbe di abuso di potere il premier?
3. Negli Stati Uniti, a differenza dell'Italia, mentire costituisce un grave reato. Chi mente è segnato a vita. In Italia mentire è praticamente lecito.
4. Nel Watergate probabilmente l'opinione pubblica ha influito non poco sulla decisione delle dimissioni di Nixon. Agli inizi la sua popolarità era molto alta, per finire praticamente a zero alla fine delle indagini. Oggi, nonostante tutto, Mister Big dichiara di godere del 64% di popolarità. Vero o falso? Dati inventati o dati reali? Basta dare una casetta ai terremotati per cancellare tutte le precedenti nefandezze?
5. Il Watergate ha messo in evidenza anche una certa partecipazione della CIA, che cercava di depistare le indagini. In Italia, i depistaggi dei servizi segreti "deviati" sono una cosa tipica quanto il Grana Padano, la Pizza Napoletana e le Olive all'Ascolana. Rcordiamoci di Ustica, della bomba a Bologna, di Piazza Fontana e così via. Se non si eliminano le strutture di depistaggio, non si potrà mai fare chiarezza sui fatti.
6. In Italia le "gole profonde" sono poche. L'omertà non è solo un fatto tipico siciliano.

Quindi alla fine in Italia non ci sono e non ci saranno Watergate, segno che l'organismo è privo di anticorpi. Al prossimo arrivo dell'influenza non saremo ben messi.

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