lunedì 22 giugno 2009

Golpe all'italiana

Un tesi di Aldo Giannulli sembra particolarmente interessante: "C'è un tentativo messo in atto da occulte forze per screditare il premier?". I dati a favore sarebbero:
1. Il rapido susseguirsi di episodi a sfavore dell'immagine del premier (sentenza Mills, divorzio con la moglie, il caso Noemi, in caso della D'Addario, le nuove dichiarazioni di altre ragazze, le indagni della prcura di Bari...)
2. La troppa "facilità" con cui reporter fotografano la villa di Berlusconi, o il modo in cui la gente entra a Palazzo Grazioli senza essere perquisita.
3. Il fatto che una escort decida di fare dei filmati del suo incontro con il premier, senza preoccuparsi poi di mantenere ignota la sua identità (importante per una escort)
4. Il fatto che un solo reporter, Zappadu, faccia migliaia di foto per anni, decidendo solo adesso di mostrarle (però bisogna considerare che quasi tutti i giornali di gossip sono in mano praticamente a Berlusconi). Ma se prima Corona cercava di ricattare Berlusconi per non pubblicare le foto della figlia...

C'è una qualche regia occulta dietro tutte questo? De Benedetti assieme a Repubblica, Fini, Marcegaglia, Murdoch, Obama, il Papa. Chi c'è dietro a tutto questo? Siamo di fronte ad un ennesimo caso di golpe all'italiana, come lo fu il rapimento di Aldo Moro e la morte di Mattei?

Una tesi, come dicevo molto interessante. Possiamo fare alcuni ragionamenti:

1. Perchè fare un golpe? L'unica ragione che mi viene in mente è il rischio di una guerra civile in Italia come ora sta avvenendo in Iran. Mister Big, volente o nolente, non ha più le qualità psicofisiche necessarie per mandare avanti un paese. Questa sarebbe una ragione interna, ossia si fonda sui problemi interni dell'Italia. La ragione esterna sarebbe, come si dice, una troppa "familiarità" del premier con Putin. Ma questa sarebbe una ragione sufficiente? O forse, semplicemente, esercito, polizia, carabinieri, servizi segreti vogliono stipendi più alti e se ne fregano della sicurezza del premier?
2. Chi avrebbe interesse a fare il golpe? Chi se ne avvantaggerebbe? D'Alema? Di Pietro? Casini? Bossi? La mafia? Il Vaticano? Questa domanda si intreccia fortemente con la prima. L'unica idea che mi viene in mente è la seguente: se il rischio è la stabilità sociale del paese, allora devono esserci in ballo gruppi economico-politici italiani che hanno interesse a far ripartire il motore italiano. Ma chi c'è in Italia che ancora rappresenta un forte gruppo economico? Gli Agnelli, incattiviti per il fatto che i tedeschi preferiscono i russi agli italiani, perchè in Italia comanda Mister Big? Se fossimo in tempi di guerra fredda, allora le ipotesi da fare sarebbero più semplici. Anche a livello di politica internazionale le cose sono più complesse. Se prima c'erano solo USA e URSS, adesso ci sono altri protagonisti (Cina, India, Brasile, ecc...). Probabilmente, come si vocifera in giro, Mister Big, nell'ambito della politica internazionale, ha perso parecchio smalto. Con l'uscita di Bush, Mister Big non trova più grandi confidenti internazionali. Forse è arrivato il momento di assumere maggiore credibilità internazionale.
3. Oppure più che di golpe possiamo parlare di ammonimento? Tutto questo vociferare serve per convincere Mister Big a lasciare il ruolo di leader, ridursi a fare il senatore a vita (come Giulietto) e starsene buono buono per il resto della vecchiaia? Questa ipotesi sembra la più interessante. Fare in modo che l'attore, che ormai ha stancato il pubblico, esca di scena, altrimenti si rischia una cattiva reazione degli spettatori. Si, ma allora chi è il 35% di gente che vota pdl? Oppure basta una lieve flessione per dire che non si è più capaci di fare politica? Anche per Franceschini sembra essere successa la stessa cosa. Chi lo vede o sente più, ormai?

Forse sta succedendo qualcosa di nuovo. O forse no. Forse tutta questa speculazione non ha alcun senso. Resta il fatto che non si può continuare, in Italia, a vivere in una democrazia apparente, dove i veri movimenti si fanno di nascosto. L'Italia è il paese del babau. Come una volta si diceva ai bambini di stare attenti al babau, così, in Italia, ogni personaggio politico deve stare attento al suo babau. Rimane il mio interrogativo perenne: in Italia, chi comanda?

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