sabato 20 giugno 2009

Perchè paghiamo le tasse?

A volte mi chiedo perchè paghiamo le tasse. In Italia ci sono tante persone che pagano le tasse, anche perchè non hanno la possibilità di fare il contrario. Una volta una persona mi disse che paghiamo le tasse per consentire ai politici di andare con le puttane. Eravamo ancora nella cosiddetta prima repubblica. Io, all'epoca un pò più giovane, non presi sul serio quell'affermazione perchè facevo fatica a immaginarmi i politici andare nei bordelli a spendere i soldi delle tasse. Invece ora la realtà ha superato ogni fantasia. Ci troviamo di fronte non al caso di una o due ragazze, ma di fronte ai casi di decine e decine di ragazze che vengono pagate per andare alle cene e anche (ovviamente) per fare sesso. E il protagonista di tutto questo è sempre una sola persona. I soldi per pagare i viaggi e i prenottamenti delle ragazze ci sono. Quelli per pagare la cassa integrazione no. Intanto in Italia si moltiplicano i casi di persone che per poter andare avanti sono disposti a vendere parti del proprio corpo. Qualcuno conosce Osvaldo Morotti? Riporto una lettera spedita a vaol.it e che in un primo momento fu addirittura considerata uno scherzo dal personale del sito.

La lettera:
Ero titolare di una società chiusa per fallimento, della quale ho portato personalmente i libri al tribunale di Monza, nell' ottobre 2006. Fallimento causato da un assegno protestato, dove avevo chiesto al fornitore di attendere qualche settimana in attesa di un finanziamento, anche nei suoi interessi. Il fornitore ha presentato l'assegno e al sottoscritto è caduto il mondo addosso.

Ho intrapreso con mia moglie un'attività di rappresentanza commerciale nel settore edile, visto che con la precedente esperienza producevo prodotti per l'edilizia. Alla mattina servono soldi per il carburante, potevo saltare il pasto, ma per la macchina - ricevuta in regalo - serve carburante, quindi quando potevo giravo alla ricerca di clienti per vendere i prodotti che rappresentavo.

Il mantenimento della famiglia costa molto: non potrei farvi fronte con un reddito di 200 euro al mese. C'è da pensare al vitto, alla scuola per il figlio (Statale), aiutare la figlia rovinata perché ha firmato assegni con la sua firma, quindi anche lei protestata.

La mia situazione ormai è drammatica.

Il giorno 17/07/07 io e mia moglie dovremo presentarci presso la Procura di Saronno per lo sfratto (non abbiamo pagato per due trimestri l'affitto).

Lunedì 2/7/07 hanno staccato il gas e per il momento ci arrangiamo con una bombola.

La linea telefonica 02/96780481 è attiva solo per ricevere: non abbiamo pagato la bolletta.

Grazie ad un contributo di mia sorella siamo riusciti a pagare l'utenza dell'energia elettrica, ma devo rendere i soldi.

Mio figlio soffre di reumatismi ed è costretto a cure presso l'ospedale di Tradate. Non ho ancora chiesto l'esenzione forse perché mi vergogno come un cane randagio.

Sono mesi che invio curriculum vitae, ma ho 53 anni: chi cavolo lo prende un vecchio (sono molto più gentili quando mi rispondono che «l'azienda è orientata verso giovani di 35 anni max»). Non mi prendono neppure a pulire i gabinetti alla Stazione Centrale di Milano.

Sopravvivo senza chiedere niente a nessuno con quel poco che racimolo con le vendite.

La settimana scorsa ho ricavato 400 euro andando a rubare rame: è stata la prima e l'ultima volta, non sono cresciuto con questi valori e vorrei potermi guardare ancora allo specchio.

A gennaio di quest'anno ho iniziato a mettere in rete l'annuncio "VENDO RENE E PARTE DI FEGATO" su siti con annunci gratuiti. Ho tentato anche con E-bay ma la proposta non è stata accettata. Ho inviato e-mail a tutti i centri di trapianti italiani, agli ospedali americani, inglesi, tedeschi, a tutti gli urologi, alla Fas (Città del Vaticano) cliniche private, al Ministero della Sanità per farmi rilasciare l'autorizzazione alla vendita dei miei organi. Ho spedito mail alle Regioni, Province e da questa sera anche ai vari partiti.

Troverò prima o poi qualche persona economicamente ricca, purtroppo malata, che io possa aiutare.

Lei, direttore, è stata la terza persona che mi ha contattato.

Il primo è stato l'ospedale di Padre Pio, risposta: "Preghi".

La Regione Lombardia mi ha detto «Si rivolga al suo Comune». L'assistente sociale del mio comune mi fissa l'appuntamento per il 16/07/07 perché è molto impegnata.

Lei direttore mi ha detto che vuole dare risalto al mio problema: ben venga.

La informo che non sono solo io in queste condizioni: ormai siamo in tanti.

Lo Stato aiuta i clandestini, ladri, assassini, mentre le persone come il sottoscritto le abbandona al loro destino.

Non trovando nessun modo onesto per campare e non riuscendo a vendere i miei organi sarò costretto a rivolgermi anche alla malavita. Speculeranno all'inverosimile, ma non vedo altre alternative.

La ringrazio per voler dare risalto al mio problema, con la presente l'autorizzo al trattamento dei miei dati come meglio crede.

Infinitamente grazie.

Osvaldo Morotti


Forse tra i tanti soldini dati alle ragazzine, qualche euro al signor Morotti, per pagarsi intanto le bollette e risistemarsi con il lavoro, si poteva dare. O no? Però è vera una cosa: con la crisi economica si stanno accentuando i problemi degli italiani e stanno proliferando annunci di persone che vendono organi. Non nel Burkina Faso o in Somalia. Questo sta accadendo in Italia. Intanto Mister Big sostiene che la crisi è solo un problema psicologico. Quindi le bollette, le tasse, i ticket sanitari, il mangiare sono solo cose psicologiche? Basta pensare intensamente che la crisi non c'è che d'incanto si ritorna ai tempi d'oro?

Torniamo alle tasse. Perchè le paghiamo? Io lo so, le paghiamo per salvaguardare la nostra dignità. Un paese civile deve intendere le tasse non come un dazio imposto da più forti ai più deboli, ma come un sistema per salvaguardare la dignità ai più deboli. Un'operazione chirurgica, una causa in tribunale, una lezione scolastica costano e tanto. Ma fa parte della dignità dell'uomo vivere in salute, salvaguardare i propri diritti e godere di un'istruzione. Chi ha studiato la storia sa che tutte le rivoluzioni sono nate soprattutto per problemi economici, problemi di tasse appunto. Quando le tasse si trasformavano in inutili balzelli per consentire privilegi ai potenti, ecco che il popolo insorge. Famoso fu, ad esempio, il caso della collana di Luigi XVI regalata ad una sua amante. La cosa fece scalpore all'epoca perchè si pensava che il Re avesse usato i soldi dello stato (non i suoi) per comprare la collana. Qualche tempo dopo ci fu la Rivoluzione Francese. Il feretro di Luigi XIV, il "Re Sole", fu accomgnato alla tomba da insulti e lanci di sassi della folla inferocita perchè il Re, nonostante il suo assolutismo, aveva sperprerato i soldi dele tasse in guerricciole inutili. Anche la Rivoluzione Americana nacque per un problema di tributi imposte dalla madrepatria inglese alle sue colonie. Alla base di tutte queste rivoluzioni e proteste sta, fondamentalmente, un senso di dignità di un popolo che non ha paura di sfidare un potere corrotto. In Italia, invece, nessun mormorio si è levato da parte del popolo italiano. Nessun accenno di protesta. Sempre un bel 35% ed oltre a votare per Mister Big. Forse grazie alla stampa pro Mister Big, ma non credo. E' triste constatare che i francesi del '700 avevano più senso di dignità degli italiani di oggi.

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